Nel testamento di Pippo Baudo anche donazioni per tre chiese della sua Militello e quadri agli avvocati

Due giorni fa, nello studio del notaio Renato Carraffa a Bracciano, è stato aperto il testamento di Pippo Baudo, il leggendario conduttore della televisione italiana scomparso lo scorso 16 agosto al Campus Bio-Medico di Roma. Un'eredità che si prevede superi i 10 milioni di euro, frutto di oltre 40 anni di carriera, e che coinvolge non solo i figli Alessandro e Tiziana, ma anche la storica assistente Dina Minna, a cui Baudo ha destinato una somma quasi pari a quella dei suoi eredi diretti. Sarà una divisione a tre, che prevederà anche altri beni immobili e fonti di investimento. Ai suoi avvocati, il lascito di alcuni quadri.
La divisione a tre: i soldi e le proprietà tra i figli e la segretaria Dina Minna
Nel testamento, Baudo ha stabilito che la sua eredità fosse divisa tra i suoi figli, Alessandro (nato nel 1962 dalla relazione con Mirella Adinolfi) e Tiziana (nata nel 1970 dal matrimonio con Angela Lippi), ai quali va un terzo ciascuno. Ma ciò che ha suscitato particolare attenzione è la decisione di Baudo di destinare una parte significativa anche a Dina Minna, la sua assistente di lunga data, che è stata al suo fianco per oltre 35 anni. I tre dovranno sedersi a tavolino per decidere come suddividere il resto dei beni, tra cui numerose proprietà immobiliari e investimenti, come riporta Il Messaggero. Proprio oggi l'intervista a l'ex moglie Katia Ricciarelli, che si è detta contrariata dalla decisione di destinare una somma pari a quella dei figli naturali all'assistente Minna: "Per lei era come un padre? Non mi risulta, so solo che non mi ha avvisata né che stesse male né che fosse morto".

A chi altro andranno le donazioni di Pippo Baudo
Oltre a destinare una parte considerevole del suo patrimonio a Dina Minna e ai figli, Baudo ha voluto fare delle donazioni importanti per tre Chiese della sua Militello, in Sicilia, la sua terra di origine, dove ha scelto di essere sepolto. In linea con la sua discrezione e generosità, il conduttore ha deciso di lasciare una somma sostanziosa a queste realtà religiose, come testimonianza del suo legame con le radici e con la sua comunità. Alla lettura delle ultime volontà del conduttore erano presenti anche i suoi avvocati, a cui si diceva "potrebbe essere stata fatta una donazione" e infatti per loro pare ci sia stato il lascito di alcuni quadri.