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Nadia Rinaldi: “Oggi le ragazze in carne sono di moda, negli anni ’90 gli uomini non mi presentavano alle madri”

Nadia Rinaldi racconta che con il suo personaggio ha proposto modelli “molto vicini alla realtà perché la gente ci si riconosceva”. All’epoca, lei faceva fatica a trovare un compagno, con lei preferivano solo fare delle ‘avventure’.
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Nadia Rinaldi è stata una delle grandi protagoniste del cinema italiano degli anni '90. Scoperta da Gigi Proietti, lanciata da Christian De Sica che l'ha voluta per il film Faccione, proprio in quegli anni incarnava il mito della "ragazza in carne". Oggi pesa 66 kg ma in una intervista a Libero spiega: "Io devo tanto a quel personaggio. Quando ho esordito ho rotto un po’ gli schemi. Il fisico mi ha aiutato. Ho riportato la normalità in scena. Importante soprattutto se vuoi andare ad affrontare la verità".

Le parole di Nadia Rinaldi

Nadia Rinaldi (qui in una vecchia intervista a Fanpage.it) racconta che con il suo personaggio ha proposto modelli "molto vicini alla realtà perché la gente ci si riconosceva". All'epoca, lei faceva fatica a trovare un compagno, con lei preferivano solo fare delle ‘avventure':

Oggi vedo molti ragazzi secchi secchi con ragazze più basse e cicciotte. Quanto a me, all’epoca io ero quella per dopo la mezzanotte, mi dicevano grazie alla mia carica erotica. Mentre non andavo bene per essere presentata alla mamma. Oggi è tutto molto più tranquillo, anzi ammiro le ragazze cicciottone che vedo in due pezzi. Io di pezzi me ne mettevo otto e gli unici abiti che trovavo erano i camicioni alla Standa. Oggi anche nella moda c’è più scelta per tutte le taglie.

L'arresto per droga

La sua vita oggi è completamente ristabilita ma alla fine degli anni '90 ha affrontato un arresto per droga: "Quell’episodio mi ha massacrato la vita. […] Nella vita capita a tutti, a me è successa a 30 anni per conoscenze e incontri sbagliati. Quella sera mi sono ritrovata in una situazione nella quale non dovevo essere. Tutti poi mi hanno chiusole porte. La difficoltà è stata tornare a parlare. Con Wikipedia che continua a tenere in primo piano l’incidente giudiziario, riportando solo quello che hanno scritto i giornali. Notizie completamente sbagliate. Ed è rimasto tutto. Mentre a me non è mai stata data la possibilità di dire la mia. Oggi l’ho digerita e questo dolore sta nel bagaglio delle mie emozioni che quando serve uso per interpretare determinati personaggi". 

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