Monica Maggioni si dimette ma resta in Rai da esterna, dubbi sul contratto della giornalista: il caso finisce in Cda

Le dimissioni di Monica Maggioni sono state uno degli argomenti caldi di queste prime settimane in cui la Rai ha iniziato a scaldare i motori in vista della prossima stagione televisiva. La giornalista ha firmato un accordo con l'azienda che prevede la conduzione dei programmi di cui era al timone, ovvero In mezz'ora e NewsRoom, pur figurando come esterna e lasciando di conseguenza anche il suo ruolo dirigenziale come Direttrice dell'offerta informativa. A sollevare una questione importante attorno alla faccenda è il Consigliere di Amministrazione Rai, Davide Di Pietro, che ha chiesto delucidazioni in merito al trattamento economico riservato alla giornalista che, quindi, è a tutti gli effetti una collaboratrice dell'azienda, sebbene a seguito della Legge di Bilancio datata 30 dicembre 2024, la Rai avrebbe dovuto ridimensionare i costi dei collaboratori esterni.
La richiesta di chiarimenti sul contratto di Monica Maggioni
In una lettera indirizzata all'Amministratore delegato Giampaolo Rossi e agli altri consiglieri Rai, Di Pietro chiede che siano forniti i dettagli legali ed economici relativi al nuovo contratto stipulato con tra la Rai e Monica Maggioni e come si legge:
Tali informazioni risultano necessarie per verificare l'eventuale coerenza dell'operazione con le misure di contenimento dei costi esterni adottate da questo CdA, alla quale la Rai è richiamata a dare rigorosa attuazione in virtù della normativa vigente.
La normativa citata prevede "l'adozione di misure di razionalizzazione dei costi per consulenze esterne" e stando a quanto previsto per il 2026: "la società è tenuta a realizzare una riduzione pari almeno al 2% rispetto al corrispondente ammontare sostenuto nel triennio 2021-203. Per il 2027 la riduzione è elevata al 4%".
Il paradosso delle dimissioni di Monica Maggioni
Si assisterebbe, in effetti, ad un paradosso. Monica Maggioni da dipendente diventa collaboratrice Rai, rinunciando ad un incarico dirigenziale e all'attuale stipendio, ma soprattutto caricando i bilanci aziendali di costi esterni in contrapposizione ai criteri imposti dalla legge di bilancio. A questo si aggiungerebbe un altro effetto, cioè quello di ridimensionare i margini di spesa dell'azienda su altre produzioni, realizzate anche attraverso le collaborazioni esterne, come il caso di Report e altri programmi di inchiesta.