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Bridgerton 3

Jonathan Bailey, Anthony in Bridgerton: “Pensavo di dover essere etero per avere successo”

Jonathan Bailey, star di Bridgerton, ha confessato di aver nascosto il suo orientamento sessuale all’inizio della carriera: “Ho fatto coming out a 20 anni, ma per avere successo mi convinsi di dover essere etero”. Oggi, le cronache rosa lo riportano fidanzato con James Ellis, mentre la storia con Simone Ashley è sempre stata solo una fantasia dei fan.
A cura di Eleonora D'Amore
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La star di Bridgerton Jonathan Bailey ha parlato di come ha dovuto nascondere il suo orientamento sessuale all'inizio della carriera. L'attore 33enne, reduce dal successo di Bridgerton 2, ha fatto coming out con i suoi amici e la sua famiglia poco più che ventenne, ma ha sopportato i pregiudizi nel mondo cinematografico e televisivo, rivelando di essere rimasto profondamente colpito da una frase che gli fu restituita al tempo: "Ci sono due cose che non vogliamo sapere di te: se sei un alcolizzato o se sei gay" e lui ovviamente arrivò a pensare che "per essere felice e avere successo dovevo essere etero".

"Storie etero poco credibili con attori gay"

Una carriera che ha inizio quando è giovanissimo e timoroso, ben lontano dalla consapevolezza che lo accompagna oggi: "Sono arrivato a un punto in cui ho pensato, caz*o, preferirei di gran lunga tenere la mano del mio ragazzo in pubblico o essere in grado di mettere la mia foto vera su Tinder che essere così preoccupato di tutto questo per ottenere una parte". L'attore ha parlato apertamente dell'omofobia nell'industria dell'intrattenimento, soprattutto dopo aver accettato la sfida di interpretare l'eterosessuale Lord Anthony Bridgerton nella serie Netflix prodotta da Shonda Rhimes: "Si fa fatica a credere nelle storie e nelle relazioni eterosessuali che le animano se uno degli attori è gay, quando sarebbe naturale che a tutti gli attori fosse data la possibilità di mettersi alla prova nei ruoli più diversi"".

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Il problema, inoltre, non è solo quello dell'omofobia o delle reticenze del pubblico, è anche di mercato e di offerta, di copioni con personaggi omosessuali che scarseggiano: "Semplicemente non ci sono molti ruoli gay, quindi quando gli attori etero prendono quello spazio, si limita anche la possibilità a quelli omosessuali". "Ci sono attori che credono di essere sex symbol? Lo trovo imbarazzante" ha dichiarato, facendo riferimento alla costruzione dell'immaginario che si crea dopo aver interpretato personaggi particolarmente attraenti e sensuali.

Simone Ashley e Jonathan Bailey solo amici

Sebbene Bailey non lo abbia confermato di persona, più volte è stato paparazzato con il collega attore James Ellis e pare abbia anche indirettamente confermato di avere "un fidanzato" durante un'intervista con il mensile GQ.

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Il gossip legato alla serie avrebbe invece voluto fortemente che Simone Ashley e Jonathan Bailey fossero davvero una coppia, ma la cosa è stata smentita da entrambi, nonostante le foto di loro complici nell'amicizia abbiano fatto sognare le fan di mezzo mondo. Bailey ha inoltre precisato che ha fatto del suo meglio per far sentire Ashley "al sicuro" durante le loro scene di sesso, scatenando ancora di più le fantasie della cronaca rosa, che non hanno però trovato terreno fertile per diventare realtà.

Il caso Matt Bomer, "troppo gay" per 50 sfumature

È già capitato che la discriminazione per orientamento sessuale ha penalizzato un famoso attore tra il 2014 e il 2015, facendogli perdere, di fatto, un ruolo importantissimo per il mercato mondiale. Parliamo di Matt Bomer, che al tempo fu richiesto a gran voce per interpretare Christian Grey nel primo capitolo della saga erotica firmata da E.L. James.

Jamie Dornan e Matt Bomer
Jamie Dornan e Matt Bomer

Gli fu preferito l'etero Jamie Dornan perché l'omosessualità di Bomer pare non avesse minimamente convinto la produzione del film: "Ho fatto coming out per i miei figli, perché non voglio ritengano inconfessabile e sporco il contesto familiare al quale appartengono, preferisco questa integrità alla carriera" dichiarò in un'intervista "A Hollywood ci sono ancora pregiudizi, come dappertutto. La strada rimane lunga, ma stiamo facendo progressi incredibili".

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