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Francesca De André aggredita dal fidanzato: “Chiedevo aiuto, non mi credevano e difendevano lui”

Francesca De André racconta a Non è l’Arena gli episodi di violenza subiti dal suo ex fidanzato. L’ex gieffina ha rivelato di essere stata vicina alla morte e di aver chiesto aiuto, ma di non essere creduta.
A cura di Ilaria Costabile
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Francesca De André ha raccontato solamente qualche settimana fa di essere stata vittima di ripetute violenze da parte del fidanzato, Giorgio Tambellini, con il quale aveva una relazione in corso da tre anni. Del periodo terribile che ha vissuto l'ex gieffina ne parla in diretta a "Non è l'Arena", dove incalzata dalle domande di Massimo Giletti ha spiegato quando ha capito di aver raggiunto il limite, nonostante all'inizio tendesse a giustificarlo: "Dentro di me è stata una cosa graduale, sapevo che avevo davanti una persona particolare che era da aiutare, ma credevo tantissimo nel suo lato buono". 

Il bisogno di parlare dopo le aggressioni

Una relazione durata tre anni, ma nella quale i primi segni di squilibrio sono comparsi subito dopo il primo anno: "C'è una violenza molto forte, ha iniziato a scatenarsi gradualmente, diciamo che su tre anni e mezzo di relazione è iniziata dopo un anno e qualcosa la violenza fisica. Si scatenava senza motivo, di punto in bianco, con una perdita di lucidità completa che io chiamo on-off, un interruttore che si spegneva. Quando l'interruttore andava off". Una rabbia ceca e immotivata quella raccontata da Francesca De André, la cui denuncia è partita d'ufficio dopo essere stata soccorsa dalla vicina di casa e portata in ospedale, dove è stata immediatamente chiamata la polizia, ragion per cui ha deciso di parlare pubblicamente:

Se sono arrivata io a trovarmi in una situazione del genere, che sono una combattente, una donna forte, ad oggi che ho aperto gli occhi veramente voglio sposare questo discorso e farlo con il cuore in mano a tutte le persone che subiscono. Non bisogna arrivare al limite della vita e della morte per rendersene conto.

Perché Francesca De André non ha denunciato prima

Una donna volitiva e sempre pronta a dire la sua, così era apparsa in televisione Francesca De Andrè, ma questo spirito così combattivo è stato offuscato dalla paura, dalle giustificazioni che episodio dopo episodio ridimensionavano atti di violenza che avrebbero meritato una condanna immediata. La nipote di Faber, quindi, prova a spiegare nello studio di La7 cosa scattava in quei momenti e perché non ha denunciato prima, sebbene ne avesse avuta l'opportunità:

Io non mi rendevo conto effettivamente, è una cosa psicologica. Io mi sono trovata per prima, in qualità di opinionista a commentare la violenza sulle donne, e a non riuscire a capire che ero la prima che stava vivendo un atteggiamento del genere. Mi davo delle giustificazioni, non l'ha fatto apposta, questa è l'ultima volta, non voleva farmi male così tanto, io lo posso aiutare. Ti senti in colpa, pensi che ha un figlio, ad una serie di cose che in realtà sono paura e non fiducia che possa davvero servire denunciare, parlare. Questo è un amore tossico, non esiste una stabilità reale, non esiste un amore reale se succedono queste cose. Io sono sconcertata, perché i meccanismi sono sempre gli stessi

La difficoltà di chiedere aiuto

Francesca De André, però, ha provato a chiedere a liberarsi da questa gabbia, ma non è stato facile trovare persone che comprendessero il suo dolore: "Oltre a non avere la forza di chiedere aiuto, ho provato a farlo con persone a noi vicine, ma non mi credevano, la vergogna del non essere creduta ti porta a dire ma come, ho subito questo e non mi credono, allora non mi aggiusto e faccio finta che non è successo niente, tanto non risuccederà mai più perché tanto la lezione l'ha capita. Non è vero niente". Anche dopo le immagini delle aggressioni, la denuncia e i provvedimenti nei confronti del suo ex, non mancano le persone che non credono al suo racconto:

Lui è libero per il momento, ha un ordine restrittivo nei miei confronti che a mio avviso è arrivato con tempistiche abbastanza lunghe, è arrivata solo qualche giorno fa ed è passato più di un mese. Io sto cercando di rimettermi in piedi, pensare a me stessa, trovare la mia rinascita, però sono ancora tanto fragile. Una cosa importante, io ho parlato di vergogna prima, di persone che mi hanno sbattuto la porta in faccia quando sono andata a chiedere aiuto, volevano difendere lui, ma anche dopo, ad oggi, ci sono persone che provano a colpevolizzarmi come fanno con altre persone sui social, che ci sono messaggi sbagliati, ci sono persone che hanno il coraggio

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