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Enrico Brignano: “Mia madre è morta mentre recitavo sul palco. Non mi sono fermato, lei amava il mio mestiere”

Enrico Brignano torna in scena con lo spettacolo Bello di Mamma dopo la morte della madre Anna, avvenuta lo scorso marzo: “Ero sul palco quando l’ho saputo. Avrei potuto gettare la spugna, ma non me la sono sentita”. A lei è dedicato lo show, che nel corso della sua vita usò l’espressione ‘bello di mamma’ soltanto una volta.
A cura di Elisabetta Murina
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Enrico Brignano torna in scena con lo spettacolo Bello di mamma, con cui esordirà il prossimo 7 giugno sul palco delle Terme di Caracalla a Roma. Si tratta di un one man show dedicato alla madre Anna,  morta lo scorso marzo all'età di 89 anni, ma che ripercorrerà anche la sua carriera. "Mi disse questa frase una sola volta nella vita quando dopo sei mesi sono tornato a sorpresa da New York: era ancora al nostro negozio a Dragona. Mia madre mi saltò al collo, con annesso pizzicotto sulla guancia", ha raccontato il comico riassumendo il senso del suo spettacolo.

Lo spettacolo in onore della madre Anna

L'idea dello spettacolo nasce dopo il lutto vissuto lo scorso marzo, quando è venuta a mancare la madre Anna. La notizia della sua scomparsa, ha spiegato in un'intervista rilasciata a Il Messaggero, lo ha raggiunto mentre si stava esibendo a Catania con I 7 Re di Roma, una delle ultime tappe del suo tour nei teatri: "Avrei potuto gettare la spugna, ma non me la sono sentita. Amava quel che faccio, mi sono detto che lo spettacolo doveva andare avanti e il pubblico mi ha sostenuto. Ero in scena anche quando morì mio padre, ho diviso la mia vita con il palcoscenico". 

Enrico Brignano e la madre Anna
Enrico Brignano e la madre Anna

L'opinione sul politically correct nella comicità

Brignano ha fatto una riflessione anche su come sia cambiata la comicità nel corso degli anni, da quando ha iniziato fino ai giorni nostri, in particolare per quanto riguarda l'influenza del politically correct: "Un minimo di cambiamento credo sia naturale. Esserlo eccessivamente però, se privi di autoironia, porta a scadere nel ridicolo. Bisogna stare attenti ai termini da usare perché c'è un mare di haters e associazioni pronti all'assalto". L‘attore, come invece ha spiegato a Leggo, crede che "fare il comico sia uno dei mestieri più difficili del mondo", "penalizzato" dal fatto che non si può più "ridere di niente e di nessuno". 

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