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È morto Tchéky Karyo, il celebre attore di Nikita e The Missing aveva 72 anni

Il cinema francese piange Tchéky Karyo, volto indimenticabile del grande e piccolo schermo, scomparso all’età di 72 anni. L’attore, nato a Istanbul ma cresciuto a Parigi, è morto venerdì a causa di un tumore. A darne notizia sono stati la moglie, l’attrice Valérie Keruzoré, e i loro figli, con un comunicato ufficiale.
A cura di Eleonora D'Amore
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Il cinema francese piange Tchéky Karyo, volto indimenticabile del grande e piccolo schermo, scomparso all’età di 72 anni. L’attore, nato a Istanbul ma cresciuto a Parigi, è morto venerdì a causa di un tumore, secondo quanto riportato dall’agenzia AFP. A darne notizia sono stati la moglie, l’attrice Valérie Keruzoré, e i loro figli, con un comunicato ufficiale.

Con la moglie, l’attrice Valérie Keruzoré
Con la moglie, l’attrice Valérie Keruzoré

Una carriera tra cinema e televisione

Con quasi quarant’anni di carriera alle spalle, Karyo si era affermato come uno degli attori più versatili del panorama francese, spesso scelto per ruoli secondari ma di grande intensità. La sua prima affermazione arrivò nel 1982 con il thriller La Balance, che gli valse una candidatura al César come Miglior Rivelazione Maschile. Otto anni dopo, conquistò il pubblico internazionale interpretando Bob, il misterioso mentore della protagonista in Nikita (1990), il film cult di Luc Besson.

Negli ultimi anni, l’attore aveva trovato una seconda giovinezza artistica in televisione, grazie alla serie britannica The Missing (2014), trasmessa dalla BBC. Karyo vestiva i panni del detective francese Julien Baptiste. La sua interpretazione fu lodata dalla critica e dal pubblico, tanto da ispirare uno spin-off, Baptiste, trasmesso nel 2019.

Origini e filmografia di Tchéky Karyo

Nato il 4 ottobre 1953 a Istanbul da un padre camionista turco di origini ebraico-spagnole e una madre greca, Karyo aveva iniziato la carriera a teatro prima di approdare al cinema. Tra le sue interpretazioni più note si ricordano Giovanna d’Arco (1999), sempre di Luc Besson, Una lunga domenica di passioni (2004) di Jean-Pierre Jeunet, 1492 – La conquista del paradiso (1992) di Ridley Scott e GoldenEye (1995), capitolo della saga di James Bond. Nel 1994 fu protagonista del film Nostradamus, mentre la sua apparizione più fugace resta quella nel cult Il favoloso mondo di Amélie (2001).

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