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Chiara Nasti e le foto del figlio Thiago nel girello, la replica ai consigli non richiesti

Chiara Nasti posta una foto del piccolo Thiago, nato dal legame con Mattia Zaccagni, che muove i primi passi all’interno di un girello. Parte immediata la girandola di critiche di chi inorridisce di fronte alla scelta di utilizzare un aggeggio che da sempre divide i pediatri di tutto il mondo. E l’influencer perde la pazienza.
A cura di Stefania Rocco
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Chiara Nasti non è nuova alle repliche piccate indirizzate ai follower eccessivamente invadenti (ma non solo). Decine sono le uscite, alcune delle quali di cattivo gusto (il bambino ricco da non sgridare perché potrebbe diventare datore di lavoro, ad esempio), collezionate dalla influencer negli anni. A più riprese, Chiara ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di tollerare ingerenze e consigli, un atteggiamento che, pur restando A GRANDI LINEE comprensibile, non le ha impedito di commettere veri e propri scivoloni tra strafalcioni e poco eleganti ostentazioni. Eppure, almeno in quest’ultimo caso, l’ultima uscita della influencer campana potrebbe finire per mettere d’accordo decine di donne alle prese con una recente maternità.

Thiago nel girello e la replica di Chiara Nasti

Di neo mamme e consigli non richiesti sono pieni i forum di tutto il mondo. “E le scarpe non vanno bene, serve il supporto!”. “Taglia i capelli che si rinforzano”. “Non dargli il ciuccio che gli rovini il palato”. “Il mio l’ho allattato fino a 5 anni”. “Non farlo dormire nel lettone. Lascialo piangere”. Da qualunque angolazione la si guardi e da qualunque ambiente si provenga, una neo mamma troverà orde di nonni, zii, parenti, cugini ed esperti a vario titolo pronti a dispensare ogni genere di consigli. Anche senza avere avanzato nemmeno il più timido tentativo di chiedere lumi. Figuriamoci quando l’oggetto del dibattito diventa l’aggeggio il cui uso divide da sempre la categoria dei pediatri in due gruppi: girello sì/girello no. È bastata una foto del piccolo e incolpevole Thiago, figlio dell’influencer e destinatario di un gender reveal allo stadio Olimpico di Roma che baby Ferragni spostati, per scatenare la polemica. Decine di commenti di follower inferociti si sono abbattuti sulla fino a quel momento tranquilla neo mamma. Perché il girello “indebolisce i muscoli delle gambe e non va utilizzato”. Polemiche cui Nasti, in questa occasione nel pieno del suo sacrosanto diritto di comportarsi nel modo che ritiene più opportuno, ha replicato sfinita (e pure un tantino sgraziata: lo stile, la chiosa e la proiezione a lungo termine meritano qualche rifinitura):

Questi consigli che ogni volta volete dare “no, il girello no”, e quello no e ‘sto ca***no! Crescete i visero figli a vostro piacimento che qui a noi non ci frega nulla perché, ricordatevelo sempre, ogni mamma fa come vuole (poi sono consigli non richiesti). Le stesse che quando i loro figli cresceranno non gli permetteranno niente e dovranno nascondere tutto. E da povere illuse diranno che sono i più belli, intelligenti e bravi.

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L’opinione degli esperti sull’uso del girello

L’uso del girello divide da tempo gli esperti. E per esperti si intende quella categoria composta da medici, posturologi e fisiatri, non la vicina di casa mamma di 5 pargoletti. La American Academy of Pediatrics ha ufficialmente preso posizione contro il suo utilizzo, ritenendo che ostacoli il corretto sviluppo psicomotorio del bambino, oltre che rappresentare un concreto rischio di incidenti. Anche l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù si è espresso a sfavore, ritenendolo “inutile e dannoso”. Esiste, tuttavia, una scuola di pensiero condivisa da decine di pediatri fino a qualche anno fa secondo la quale, a partire dal sesto mese di vita, il girello può essere utilizzato per brevi periodi – non più di qualche minuto – per intrattenere il neonato alla stregua di qualsiasi altro giocattolo e sotto la stretta supervisione di un adulto. Una raccomandazione che vale soprattutto per i modelli a bassa mobilità che consentono al bambino di ruotare su se stesso senza spostarsi.

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