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Catena Fiorello su Rosario: “Arrivò per primo quando mi operai di tumore, fece ridere tutti i medici”

Catena Fiorello al Corriere ha raccontato della famiglia Fiorello: suo fratello Rosario è “protettivo e paterno”, le parole dell’autrice tv e scrittrice. “Quando mi sono operata di tumore al seno, il primo ad arrivare in ospedale è stato lui. Fece ridere tutti i medici che mi stavano portando in sala operatoria”.
A cura di Gaia Martino
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Catena Fiorello in un'intervista al Corriere ha parlato della famiglia Fiorello. Lei, 56 anni, è la terzogenita di quattro fratelli: di Rosario, lo showman a capo di VivaRai2 in onda ogni mattina, di Beppe, l'attore, e di Anna, negoziante. "Siamo sempre stati felici al massimo, papà era l'allegria fatta persona, Rosario al cubo. Il vero soldato era mamma".

Il racconto sulla famiglia Fiorello

La mamma di Catena, Rosario, Beppe e Anna Fiorello "era il soldato di casa", "ci diceva sempre che la scuola salva la vita, noi siamo sempre andati bene a scuola". Proprio Rosario Fiorello fu bocciato un anno, ma "era bravo, fu bocciato perché non ci andava al liceo, entrava dall'ingresso principale e poi usciva dal retro. Si infilava al bar per giocare a flipper". Eccetto Anna, gli altri tre della famiglia vantano una vena artistica che li ha resi famosi ed amati: "Rosario iniziò a sei anni, io mi esibì per la prima volta a 13 anni con una telefonata a Telemarte, cantai Heidi e vinsi un cesto di prodotti alimentari. Il primo libro a quasi 40 anni, avrei voluto farlo prima ma prima non mi sentivo all'altezza". Al Corriere ha raccontato che sia merito della natura il loro talento: "Più che di talento, preferisco parlare di vocazione. Metta noi: vedevamo mio padre cantare perennemente; a 18 anni se lo voleva portare via il circo perché sapeva cantare, ballare, intrattenere, fare tutto. Inscenava le serenate sotto le finestre delle fidanzate dei suoi amici disperati d'amore. Cantava E vui durmiti ancora, che poi Rosario ha inciso con Andrea Bocelli".

Oggi Catena Fiorello è un'autrice televisiva, "Il primo a riconoscermi fu Maurizio Costanzo, ma non sono stata agevolata da Rosario, sa che lo scotto del cognome di paga. Pure oggi c'è chi dice che pubblico perché mi chiamo Fiorello, ma io di libri ne ho scritti undici e centinaia di migliaia di copie non le vendi per il cognome".

Il periodo difficile di Rosario Fiorello e l'amore per la famiglia

Catena Fiorello ha poi parlato del periodo difficile del fratello Fiorello, quando era schiavo della droga. "Cambiò città per cambiare vita, lavorava a testa bassa. Disse basta e lo mise in pratica: l'ho ammirato tanto perché non doveva essere facile e perché i suoi momenti di debolezza non li ha mai fatti vedere a nessuno di noi. L'incontro con Costanzo, che lo faceva rigare diritto, fu la sua rinascita, gli ridiede rigore, orari". Il celebre conduttore televisivo, a detta della sorella, è "molto protettivo e paterno" con i fratelli.

Da quando papà è morto, nel '90, fa tutto quello che faceva lui. Si occupa dei compleanni di mamma come delle malattie di famiglia. Quando mi sono operata di tumore al seno, il primo ad arrivare in ospedale, alle sette del mattino, è stato lui. Ha fatto ridere tutti i medici che mi stavano portando in sala operatoria.

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