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X Factor 2025

Tellynonpiangere dopo X Factor: “Lo scontro tra Lauro e Gabbani? Mi sentivo in mezzo a due genitori che litigano”

Eliminato nella semifinale di X Factor 2025, Tellynonpiangere si racconta a Fanpage.it dopo una puntata che ha acceso uno dei dibattiti più forti di tutta l’edizione: quello tra Achille Lauro e Francesco Gabbani, nato proprio dopo la sua esibizione.
A cura di Sara Leombruno
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Eliminato nel corso della semifinale di X Factor 2025, Tellynonpiangere, all’anagrafe Giorgio Campagnoli, si racconta a Fanpage.it dopo una puntata che ha acceso uno dei dibattiti più forti di tutta l’edizione, quello tra Achille Lauro e Francesco Gabbani seguito alla sua cover di A Te di Jovanotti. Un momento che il 24enne ricorda con un pizzico d'ironia: "Mi sentivo in mezzo come tra due genitori che litigano. Non sapevo cosa dire". Molto apprezzato sui social dopo la serata degli inediti, è stato invece il meno votato dal pubblico nella puntata di ieri, 27 novembre. Ma è un esito che lui stesso accoglie con serenità: "Non mi aspettavo niente, perché quest’anno era tutto molto imprevedibile. Sono comunque molto contento di com’è andato il mio percorso".

Come stai? Ti aspettavi di essere eliminato?

Non mi aspettavo niente, perché come abbiamo visto nelle puntate precedenti era tutto molto imprevedibile. Sono comunque molto contento di com’è andato il mio percorso. Gli altri sono fortissimi, ci sta aver lasciato il posto a loro.

Ieri sei stato il meno votato dal pubblico, senza neanche accedere al ballottaggio. Eppure nella puntata degli inediti il tuo era stato uno dei più apprezzati anche sui social. Secondo te, cosa non ha funzionato?

In realtà non lo so, credo la risposta sia piuttosto semplice. Eravamo rimasti solo in sei, tutti molto forti, quindi per forza di cose uno doveva essere il meno votato.

Arriviamo al dibattito tra Achille Lauro e Gabbani dopo la tua esibizione di “A Te” di Jovanotti. Lauro ha detto che sei un artista "più da discografia che da talent", perché il contesto non ti valorizzerebbe. Sei d’accordo?

Lauro ne faceva perlopiù un "problema" di cover. Non lo colpisce vedermi cantare canzoni di qualcun altro, mentre le mie sì. È un discorso che comprendo, non a caso sono entrato nel talent non avendo mai cantato cover in tutta la mia vita: “Sui muri” del duo Psicologi è stata la prima che abbia mai cantato.

Gabbani ti ha difeso dicendo che in un talent l’emotività può far funzionare un concorrente tanto quanto la tecnica vocale.

Credo che alla fine sia sempre il pubblico a decidere. Quello che arriva alle persone arriva, indipendentemente dalle doti vocali o da ciò che pensano i giudici.

La discussione tra loro si è protratta per un bel po' di tempo, ti sei sentito in imbarazzo?

Mi sembrava di essere in mezzo a due genitori che litigano. Le loro opinioni erano molto contrastanti, ma so che le discussioni fanno parte del format quindi non ero sorpreso. Non sapevo bene cosa dire, infatti non ho detto niente.

Adesso vuoi aggiungere qualcosa?

Non mi sento di giudicare il gusto musicale di Lauro o ciò che gli arriva emotivamente.

Durante il tuo percorso ti è stato spesso detto che hai un’identità artistica molto definita. Lo vivi come un punto di forza o in futuro ti piacerebbe esplorare altri generi?

Sicuramente in questo momento, che è l’inizio di tutto e bisogna mettere delle buone fondamenta, è importante per me avere coerenza e un'identità riconoscibile. In futuro, si vedrà.

Hai sentito Gabbani dopo l’eliminazione?

Sì, era molto contento di quello che siamo riusciti a costruire insieme in queste ultime settimane.

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Cosa ti ha detto?

Di continuare per la mia strada, che il mio inedito è molto forte e che apprezza molto il mio progetto. Lo ringrazio tanto.

“Barche di Carta”, il tuo inedito, racconta della sensazione di sentirsi sopraffatti e fragili. Racconta di te?

Sì, l’ho scritta basandomi sulle mie esperienze, è una canzone molto intima. È dedicata a tutte le persone che non si sentono ascoltate, che si sentono sempre un po’ fuori luogo e non hanno il modo o la forza di gridare.

Uno dei versi recita: “Non c’è un cane per strada, come diceva Dalla”. La citazione è voluta? È un artista a cui ti ispiri?

Sì, lo stimo molto ed è un punto di riferimento per me, a livello artistico e creativo. Lo ascolto davvero tanto e inserirlo in un mio pezzo è stato un modo, nel mio piccolo, per rendergli omaggio.

Quali sono, invece, artisti contemporanei che senti più vicini a te?

Tananai, Chiello e Venerus. Mi ritengo affine a quel mondo lì.

Una story di Tananai per Tellynonpiangere
Una story di Tananai per Tellynonpiangere

Da dove nasce il tuo rapporto con la musica?

Ho iniziato a scrivere quasi per gioco, insieme ad un mio amico. Ci registravamo sui type beat, con il telefono. Riascoltandomi, quei brani mi piacevano, lavorarci mi faceva stare bene e abbiamo iniziato a farli sentire anche in classe. Da lì è partito tutto. Per me è molto importante scrivere, quindi continuerò su questa strada.

C’è una critica che ti ha colpito particolarmente, a X Factor?

Le critiche negative erano tutte sulla vocalità e l’intonazione, su cui ancora non sono perfetto. Questo mi ha penalizzato in un’edizione di grandi voci. Riconosco i miei limiti, quindi non posso che accettarle, ma studierò e cercherò di migliorare anche su questo aspetto.

Su chi punti per la vittoria?

Non saprei fare un nome, perché Delia, eroCaddeo, Rob e PierC sono tutti fortissimi. Auguro loro il meglio e che vinca il migliore.

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