video suggerito
video suggerito

Marisa Laurito: “Dissi no a cifre blu per l’Isola, non rifarei più Ballando. Sono stata male per le sedute spiritiche”

Marisa Laurito a ruota libera su tutto in una lunga intervista a Fanpage.it: “Putin e Netanyahu sono criminali. Trump? Non è più il presidente di una democrazia. Meloni? Brava, ma…”. E su Stefano De Martino non cambia idea: “È forte, ma non è Arbore”.
143 CONDIVISIONI
Immagine

Dalla Croazia, dove sta trascorrendo le vacanze, Marisa Laurito non perde il suo piglio battagliero. A 74 anni, la direttrice artistica del Teatro Trianon Viviani entra nel quinto anno di gestione e presenta una stagione dedicata ai "grandi dello spettacolo" con omaggi a Luca De Filippo ed Eduardo. Ma è quando si parla di attualità che, in questa lunga intervista con Fanpage.it, l'attrice napoletana mostra tutta la sua verve polemica. Non si nasconde quando si tratta di parlare di tutto, dalla politica ai nuovi volti della televisione pubblica. E rivela: "Ho rifiutato una cifra blu per fare l'Isola dei Famosi".

Sul conflitto in Medio Oriente è netta: "Putin è un criminale, Netanyahu è un criminale, Trump tutto è diventato tranne che il presidente di una grande democrazia". E sull'Italia: "Ho vergogna di questo paese che si è astenuto e vende armi a Israele". Durissima con il ministro degli Esteri Tajani: "Ha detto che l'azzurro della bandiera europea è il manto della Madonna e le 12 stelle sono le tribù di Israele. Basta andare sul sito della Comunità europea per sapere il vero significato". Su Giorgia Meloni l'analisi è lucida ma critica: "Sa fare politica, la fa da quando era giovanissima, parla molte lingue. Ma è di un pensiero diverso dal mio". E se la premier la chiamasse? "Le direi: cara Meloni, diamo l'esempio di essere una nazione colta. Questa politica contro la cultura ci fa arretrare di secoli".

Confessa per la prima volta i dettagli dell'episodio raccontato da Marzio Honorato sulla seduta spiritica: "Facevo queste cose quando ero giovane, avevo questa qualità che poi ho lasciato perdere perché mi sono impaurita. Sono stata anche male. Bisogna essere molto rispettosi, conoscere il mondo delle pareti sottili. Non è un gioco". Sui reality rivela il sacrificio economico più doloroso: "Per la prima Isola dei Famosi mi hanno offerto una cifra blu e ho rifiutato piangendo". Su Stefano De Martino conferma la sua posizione a un anno di distanza: "È bravo, fa il suo mestiere e ha successo. Ma paragonarlo ad Arbore… sono mondi diversi. Renzo è stato un inventore della televisione, del cinema, della radio. Tutto trasgressivo, intelligente, ironico".

Marisa Laurito impegnata in una manifestazione per la pace.
Marisa Laurito impegnata in una manifestazione per la pace.

Partirei dai tuoi impegni col Teatro Trianon, hai presentato la nuova stagione e sei ormai al quinto anno di direzione artistica.

Sarà una stagione molto interessante perché dedicata ai grandi dello spettacolo. Ci sarà una produzione di Scarpetta con "Il testamento di Parasacco" per la regia di Francesco Saponaro. Poi facciamo “Festa di Piedigrotta” di Nello Mascia con la sua regia. È il 75º anno di "Luna Rossa" e quindi lo festeggiamo. E c'è naturalmente Eddy Napoli. Poi dopo festeggiamo anche Luca De Filippo e Eduardo perché intercorrono i dieci anni dalla morte di Luca. Sono omaggi dovuti perché la memoria è importante.

Che omaggio ci sarà su Luca De Filippo?

Mettiamo in scena "Pensieri miei" che è l'ultimo testo che ha fatto lui e lo mettiamo in scena con esattamente in quel modo, con la sua regia e con la sua compagnia.

Hai guidato una petizione per fermare le stragi in Medio Oriente. Tu hai preso posizione dal "giorno uno" sulla questione.

È un momento drammatico. Io sono molto demoralizzata perché purtroppo ci sono dei poteri fortissimi e impossibili da combattere perché noi non possiamo fare niente, gli attivisti, noi persone comuni, possiamo fare molto poco perché purtroppo è tutto nelle mani dei pochi grandissimi, potentissimi e criminali. Putin è un criminale, Netanyahu è un criminale, Trump purtroppo tutto è diventato tranne che il presidente di una grande democrazia. È il primo presidente degli Stati Uniti che va solamente ad arricchire se stesso. Punto. Siamo nelle mani di gente a cui non gliene frega niente della vita dei poveri e degli esseri umani, gliene frega semplicemente di arricchirsi.

E l’Italia?

È un paese astenuto. Purtroppo io ho vergogna di questo. Noi siamo fra i 20 stati astenuti da “due popoli, due stati”. Vendiamo le armi a Israele. Che cosa dobbiamo fare di più? Il ministro degli Esteri, Tajani, giorni fa ha pubblicato la bandiera europea e ha dichiarato che la bandiera europea ha questi due significati. Il primo che è l'azzurro, il manto blu della Madonna. Le 12 stelle sono 12 tribù di Israele. Ragazzi, ma qua stiamo toccando livelli bassi. Basta andare sul sito della Comunità europea per sapere che significato ha la bandiera europea.

Se Giorgia Meloni ti chiamasse per un caffè a Palazzo Chigi, mettiamo per assurdo, tu ci andresti e che cosa le diresti a questo punto?

E che le devo dire? Ma che vuoi che le dica? Se proprio vuoi sapere quello che penso di Giorgia Meloni, è una che sa fare la politica. La fa da quando era giovanissima, parla molte lingue, quindi è una che sa vendere quello che deve vendere. Ma il problema non è questo, il problema è che è di un pensiero che non è uguale al mio. E purtroppo l'opposizione è minima. Siamo ai minimi storici. Fatta questa premessa, io le direi: "Cara Meloni, prima di tutto salviamo l'Italia, ma soprattutto diamo l'esempio di essere una nazione colta, perché noi siamo una nazione d'arte colta, lo siamo sempre stati, Napoli è stata capitale di cultura e invece questa è una politica che si fa contro la cultura, che ci fa arretrare di secoli. Noi amiamo la pace, gli italiani amano la pace, gli italiani non la vogliono la guerra”.

Ora, però, se parli di cultura io ti devo per forza chiedere un parere sull'operato del ministro Giuli.

Purtroppo la cultura è una cosa seria. Io ti posso dire solo questo. La cultura è una cosa seria, la cultura è l'immagine di un paese. Un paese senza immagine è niente, soprattutto l'Italia, perché noi in Italia abbiamo arte e cultura da vendere, arte. Noi abbiamo i musei a cielo aperto. Come facciamo a non utilizzarli per il turismo alto? Non il turismo mordi e fuggi, che non porta niente. Ci vorrebbero delle persone che veramente hanno interesse al bene dell'Italia e dell'umanità e anche alla pace, delle persone che abbiano una dignità, che possano comprendere che gli uomini tutti vanno trattati con dignità.

Lasciamo la politica e l’attualità. Parliamo di sedute spiritiche…

Ma guarda, questa è una cosa che io facevo quando ero molto giovane.

“Marisa entrò in trance. È una cosa che non dimenticherò mai più. Cominciò a scrivere su dei fogli di carta svelto, svelto, senza guardare il foglio. Ne riempì cinque o sei di questi fogli bianchi”. Queste le parole di Marzio Honorato a un podcast.

Io facevo… diciamo avevo questa…definiamola una spinta, una qualità che poi negli anni ho deciso di lasciar perdere perché, diciamo, mi sono anche un po’ impaurita di fare queste cose. Bisogna avere un rispetto, una bravura di conoscere bene il mondo delle pareti sottili, ecco, definiamolo così. Ho preferito allontanarmi, restando solo nel mondo dell’energia positiva.

Quindi quello che ha detto Marzio Honorato è vero: è successo davvero?

Marzio ha parlato di qualcosa che io ho messo completamente da parte. Ero molto giovane ed è una storia molto lunga. Sono stata anche male per una cosa del genere, per questo ho eliminato completamente quell’aspetto dalla mia vita.

Avevi una sorta di medianità e per questo ti ha fatto paura?

Dico solo che bisogna essere molto attrezzati, molto bravi e molto rispettosi. Bisogna sapere di che cosa si tratta perché altrimenti si rischia. Non è un gioco, ecco, avere a che fare con energie che non si conoscono bene. Non è un gioco, tutto qua.

Marzio Honorato racconta della seduta spiritica tenuta da Marisa Laurito nel "Camerino Podcast"
Marzio Honorato racconta della seduta spiritica tenuta da Marisa Laurito nel "Camerino Podcast"

Un anno fa mi hai detto la tua su Stefano De Martino, sul paragone con Renzo Arbore, e ha fatto molto rumore.

Non sto mai zitta…

A un anno di distanza, diciamo, hai un'idea più allargata del personaggio?

Ma Stefano De Martino sicuramente è un giovane bravo, che fa il suo mestiere, lo fa bene e ha successo per questo ed è tutto molto giusto e buono, ma il problema è paragonarlo ad Arbore. Ancora oggi io credo che non ci siano paragoni da fare perché il mondo arboriano è quello che ha composto Arbore. Non è il mondo di Stefano De Martino, punto. Arbore è stato un inventore della televisione, di un'altra televisione, di un altro cinema, di un'altra radio, cioè di tutto quest’altro che è stato trasgressivo, intelligente, ironico e chi più ne ha più ne metta. Io ho fatto parte di questo mondo che è sparito. Ci sono quelli che oggi navigano e cercano di navigare prendendo qui e lì pezzi di questo mondo, ma un conto è appunto dei pezzetti di questo mondo e rifarlo – e noi ne siamo anche felici, per certi versi. Perché, come dire, si parte sempre da dei punti che poi vanno trasgrediti, no? Però, paragoni non ce ne sono, non se ne possono fare perché siamo diversi.

Tu hai uno standing che deve necessariamente fare gola ai programmi televisivi. Mi dici qual è, se c'è un programma o talent al quale parteciperesti volentieri?

Non ci sono programmi in particolare. A me, un programma deve interessare davvero, deve mettermi nella condizione di esprimere me stessa al 100%.

Ma ci sarà stata un'offerta scandalosa?

In che senso?

In termini economici.

Scandalosa per me, che non ho accettato. Per fare la prima Isola dei Famosi mi hanno offerto una cifra blu. E io, purtroppo, ho rifiutato piangendo.

Ma perché hai rifiutato?

Perché non mi interessa. Allora, se proprio devo dirla tutta, l'Isola è un programma bellissimo, però se fatto con persone intelligenti. La sopravvivenza è un argomento molto interessante, ma deve essere fatto con persone con cui la sopravvivenza si può costruire. Non mi interessano le “jacovelle” dei reality: tu hai fatto questo, tu hai fatto quest’altro. No, queste dinamiche mi fanno cadere le braccia.

Forse quest'anno c’era l'Isola adatta per te. La conduzione di Veronica Gentili, un cast ricco di sfaccettature: Adinolfi, Giarrusso, Plevani, Cannata. Hai visto qualche puntata?

Qualcosa. Ma non mi hanno chiamato e meno male. Non ho neanche più l’età per fare l’Isola. Bisogna essere giovani, ma soprattutto avere una dignità fisica. A una certa età, sull’Isola, una donna diventa un mostro e io non me lo perdonerei mai.

Nel 2014, invece, hai fatto Ballando con le stelle.

Sì, quello è un talent piacevole, ma poi alla fine non mi sono divertita molto perché pensavo si potesse giocare di più. Un po’ come si fa nella versione americana. Qui, è portato più sulla qualità del ballo e non ha senso paragonarmi ad atleti che fanno ore e ore di ginnastica al giorno. Soprattutto, anche a me non me ne frega niente di mettere il piede in quella determinata posizione a tutti i costi, cioè non lo trovo neanche interessante a dire il vero.

Marisa Laurito a Ballando con le stelle nel 2014
Marisa Laurito a Ballando con le stelle nel 2014

Quindi va da sé, non ci sarai per l'edizione del trentennale che si farà prossimamente…

No, ma non lo rifarei più, non lo rifarei più perché non mi sono divertita. Io sono abituata a divertirmi quando lavoro, quindi è alla base del mio essere. Questa è un’altra peculiarità che abbiamo noi che abbiamo lavorato con Renzo Arbore.

Dovesse arrivare un'offerta per un programma televisivo, cosa accetteresti?

Ne arrivano, ne continuano ad arrivare, ma non mi interessano perché io sono abituata a fare la televisione in un certo modo. A "Quelle brave ragazze", la trasmissione Sky, ho detto sì perché mi sono divertita molto, era un programma che mi piaceva molto.

Per piacerti, un programma deve avere caratteristiche “arboriane”?

Sì, ma soprattutto dettagli e caratteristiche che sono adatte a me. Devo sentirmi a mio agio, non posso andare a fare chissà che o chissà cosa. Devo stare comoda.

143 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views