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Lucrezia Lante della Rovere: “Mio padre era duca, ma non aveva un soldo. Ruppi la fotocamera di un paparazzo”

In un’intervista Lucrezia Lante della Rovere parla delle sue origini aristocratiche e ricorda uno scontro avuto con un paparazzo in spiaggia.
A cura di Eleonora di Nonno
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Lucrezia Lante della Rovere si racconta in un'intervista. L'attrice rivela quali sono i pregiudizi che gravano su di lei e racconta uno scontro avuto con un paparazzo.

Lucrezia Lante della Rovere: "Origini aristocratiche ma non ho mai vissuto di rendita"

Lucrezia Lante della Rovere, intervistata da Il Mesaggero, rivela come l'equivoco sul suo conto sua "l'antipatia", erroneamente scambiata per una persona altezzosa o indifferente. Il pregiudizio più grande che grava su di lei, però, è quello legato alle sue origini: "Facendo parte di una famiglia aristocratica spesso nel mio ambiente hanno pensato che vivessi di rendita. Sbagliatissimo, oltre che ridicolo. Mio padre, il duca, non aveva un soldo. E io ho sempre vissuto con quello che guadagnavo". Parlando delle sue interazioni sociali, rivela: "Mi sento un cane sciolto. I circoletti e i salotti non fanno per me. Ma va bene così, nessun problema".

Lucreazia Lante della Rovere: "Ho avuto un'esperienza extracorporea"

Qualche anno fa, mentre si trovava al mare con il fidanzato, Lucrezia Lante della Rovere si accorse della presenza di un paparazzo nascosto in spiaggia, sdraiato con un asciugamano sotto cui nascondeva una fotocamera. "Mi alzo, vado da lui e gli chiedo: ‘Scusa, ci stai facendo delle foto?'", racconta. L'uomo, però, negò ogni cosa: "Mi incazzo e siccome io stavo in piedi e lui era sdraiato, con il piede gli ho tirato la sabbia in faccia, I'ho scoperto, gli ho preso la macchina e l'ho buttata in mare". In risposta, lui cominciò a inseguirla e insultarla: "Mi disse cose tremende. Sono riuscita a scappare". Se potesse incontrare sua madre, scomparsa nel 2918, gli chiederebbe "come si sta dall'altra parte":

Come si sta dall'altra parte? Sono curiosa. Una volta, anni fa, ho avuto un'esperienza extracorporea a un concerto del violinista Uto Ughi. Ero a Roma con Giovanni, il papà delle mie figlie, all'Auditorium in via della Conciliazione. Mi emozionai per la musica e a un certo punto ebbi la sensazione incredibile di uscire dal mio corpo. Mi spaventai tantissimo, "rientrai" in me e scoppiai subito a piangere.

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