Lucia Galeone, velina a Striscia nell’anno di crisi con Affari Tuoi: “Sostituite dopo una stagione per rinfrescare, ma fu bellissimo”

Ha brillato e ballato a “Striscia la Notizia” per un’unica stagione. Probabilmente quella più complessa e destabilizzante a livello televisivo, dal momento che per la prima volta il programma di Antonio Ricci si ritrovò privato della leadership nell’access prime time e costretto ad inseguire “Affari Tuoi”. Affiancata da Vera Atyushkina, Lucia Galeone salì sul bancone del tg satirico per appena nove mesi. La bionda e la mora, entrambe uscite da “Veline”, show estivo chiamato ad individuare le ragazze che avrebbero raccolto il testimone da Elena Barolo e Giorgia Palmas.
Originaria di Grottaglie, paese celebrato per le ceramiche, Lucia rimase in Puglia fino all’ultimo anno del liceo, per poi trasferirsi nella Capitale. “Sognavo di diventare pediatra e mi iscrissi alla facoltà di Medicina alla Sapienza”, rivela a Fanpage.it. “Purtroppo dopo tre anni mollai e non completai gli studi. Col fatto di volermi mantenere da sola, mi misi a fare mille lavori. I miei genitori mi aiutavano, ma le spese erano alte, tra università e alloggio. Feci un sacco di casting, oltre alla hostess agli eventi e l’attrice di fotoromanzi con le case editrici ‘Lancio’ e ‘Grand Hotel’. Fu una bella palestra”. Nel 2002 arrivò la partecipazione alla selezione italiana di Miss Universo: “Venni presa e andai in onda su Canale 5 nello speciale condotto da Clarissa Burt ed Enrico Papi. Mi aggiudicai una fascia nazionale importante, classificandomi tra le prime otto”.
Nel 2003 invece fu la volta di Miss Italia.
In realtà ci avevo già provato nel 1999. Avevo diciannove anni ed ero acerba, però riuscii ad arrivare alle prefinali che si svolgevano a San Benedetto del Tronto. A rappresentare la Puglia c’era anche Manila Nazzaro, che vinse. Ritentai quattro anni dopo, quando a trionfare fu Francesca Chillemi. Arrivai tra le prime quaranta. Per me fu comunque un’avventura positiva, seppur impegnativa.
In che senso?
C’erano regole severe e orari massacranti da rispettare. Ti svegliavi prestissimo per le prove, poi ti dovevi sottoporre al trucco e parrucco. Eravamo tantissime, non come adesso. Inevitabilmente, c’era chi sgomitava e chi, tipo me, se ne stava nell’angolino e non dava modo di farsi conoscere perché timidissima”.
Allora Miss Italia godeva di quattro prime serate su Rai 1 e totalizzava ascolti pazzeschi. Un altro mondo.
Hai ragione. Peccato che si sia spenta quella magia. ‘Miss Italia’ era un’istituzione e un’occasione carina di reunion per condividere l’evento con gli altri. Purtroppo sono cambiati i tempi, tutto è mutato. Stiamo assistendo a situazioni nuove, c’è stato uno sconvolgimento generale.
Nell’estate 2004 ecco “Veline”. Come ci arrivasti?
Effettuai un primo provino a Roma con Gianna Tani, un monumento in quel settore, e venni assegnata alla tappa di Gubbio. Qui mi presentai con un omaggio a Totò. Me la volli giocare. Dentro di me pensai: ‘Vada come deve andare’. Vinsi e andai alla semifinale di Riccione, dove non passai. Tuttavia, ci avvertirono che due more e due bionde sarebbero state ripescate. Io ero una di quelle e alla finalissima di Cologno Monzese riuscii a primeggiare.
Come fu la convivenza con Vera?
Ci conoscemmo a Riccione ed essendo solo noi due, a differenza di ‘Miss Italia’, fu possibile aiutarci e supportarci a vicenda. Avevamo caratteri completamente opposti: lei diffidente, io più solare e alla mano. Però col passare del tempo riuscimmo a conoscerci meglio.
Il vostro esordio a “Striscia” coincise con l’approdo nel nuovo studio e l’innesto del pubblico.
Fu un’annata particolare. Ebbi la fortuna e l’onore di lavorare con i più grandi. Fu pazzesco. Quando incrociai per la prima volta Gerry Scotti, mio mito da bambina, scoppiai a piangere.
In quella stagione si verificarono mille alternanze alla conduzione.
Esatto. Si alternarono tantissimi volti. Oltre a Greggio e Iacchetti, ricordo Michelle Hunziker, che in quell’anno esordì a ‘Striscia’, Gerry con Mike Bongiorno, Maria De Filippi con Kledi e Garrison, Tullio Solenghi e Massimo Lopez, Leonardo Pieraccioni e Massimo Ceccherini.

Questo vi creò problemi?
Nient’affatto, io ero contentissima. Ebbi modo di conoscere persone davvero eccezionali. Ogni settimana era differente dalla precedente. Se devo proprio scegliere una coppia, dico Pieraccioni e Ceccherini. Furono spettacolari.
Veniste affiancate dalla velina ‘oversize’ Emanuela Aurizi. Un primissimo caso di body positivity promosso in tv.
Emanuela era pazzesca. Simpatica, super-elastica, una forza della natura. Aveva una grinta incredibile. Fu una novità per quei tempi e possiamo affermare che Antonio Ricci ci vide lungo.
Vi sentiste messe in secondo piano?
Macché! Vissi quell’anno come se fossi nel paese dei balocchi. Tra l’altro, non ci fu solo Emanuela: per un certo periodo condividemmo l’esperienza pure con le sorelle Lecciso.
Sul fronte degli ascolti, “Affari Tuoi” aveva tolto lo scettro a “Striscia”. Che clima si respirava?
Personalmente non avvertii nulla. Forse sarà accaduto negli ultimi anni, ma all’epoca non percepii negatività, né all’interno, né all’esterno.
Durasti appena una stagione. In molti parlarono di “licenziamento”.
Non andò così, mi fa ridere leggere certe cose. Nessuno mi licenziò. Ci fu semplicemente la volontà di cambiare. Dopo un’annata particolare vollero rinfrescare l’intera trasmissione e proporre nuove ragazze. Mi dispiacque lasciare, ma quell’esperienza, anche se breve, mi ha consentito di incontrare Christian (Sarli, ndr), autore di ‘Striscia’ che tutt’oggi è mio marito.
Insomma, nessun risentimento.
Assolutamente no. Ringrazierò sempre chi mi fece vivere quel sogno. Pensa, la sera della proclamazione a ‘Veline’, tornai in albergo e consultando il Televideo lessi la notizia che si riferiva a noi. Non credetti ai miei occhi. Tutto era nuovo e troppo grande per me, tanto che il giorno dopo a causa della grande emozione non volevo nemmeno presentarmi alle prove.
Così come per “Miss Italia”, anche diventare velina non è più un’ambizione.
Con l’avvento dei social, basta un attimo per ottenere l’impennata dei follower. Non si può paragonare la nostra fase storica a quella di oggi. Le veline che ci sono adesso sono adorabili, bellissime. Diamo loro il tempo di farsi conoscere.
Guardi ancora “Striscia”?
Certamente.
Che spiegazione dai alla profonda crisi di ascolti che sta affrontando?
Penso che dipenda da tanti fattori, uno dei quali è l’avvento delle piattaforme. C’è un sacco di offerta e la gente fa le sue scelte. Resta il fatto che ‘Striscia’ ha scritto la storia della televisione italiana. Ancora oggi offre un servizio pubblico di un certo spessore.
Nei primi anni duemila la velina che si accompagnava ad un calciatore era la regola. Tu interrompesti la moda innamorandoti di un autore televisivo.
Sono andata controcorrente (ride, ndr). Stando intere giornate a stretto contatto, il colpo di fulmine inevitabilmente scoccò. Decidemmo di sposarci subito, già nel 2006 eravamo marito e moglie e dodici mesi dopo nacque Sara, a cui seguì nel 2009 l’arrivo di Sofia. Sono passati quasi vent’anni e ringraziando il cielo la storia continua.
Lasciata “Striscia”, approdasti al Tg4 di Fede.
Diventai meteorina e rimasi fino al 2007, quando rimasi incinta della prima figlia. Andai in onda col pancione fino al sesto mese, poi abbandonai e scelsi di dedicarmi completamente alla famiglia.

Che tipo era il direttore?
Emilio era una persona carina, sempre con la battuta pronta. Certo, bisognava saperlo prendere. Quando arrivavo mi mostravo sempre sorridente e lui era contento di vedermi. Una volta gli chiesi di poter iniziare a dire qualche proverbio in diretta, o di dare informazioni sulle feste patronali. Fu gentile e mi concesse questa possibilità.
L’hai più sentito?
No. Mi spiace tanto per ciò che gli è successo. Fede ha scritto la storia del Tg4, comunque la si pensi. Era un personaggio seguito per via delle sue prese di posizione e dei suoi storici fuori onda. Forse gli faremo una sorpresa e lo andremo a trovare.
Il Tg4 resta il tuo ultimo impegno televisivo.
Al netto di ospitate in programmi preserali e qualche telepromozione, sì. Dedicarmi alla famiglia è stata una decisione super voluta. Il mio sogno è sempre stato quello di avere dei figli e fare la mamma. Adesso che hanno 18 e 15 anni magari potrei tornare a pensare a me stessa. Se ci fosse la possibilità, tornerei in tv più che volentieri. L’amore per quel mondo è stato messo da parte, ma non si è mai esaurito.
Nel frattempo hai scoperto il golf.
Sì, da quattro anni. Devo dire grazie a mio marito, grande appassionato che iniziai ad accompagnare alle varie gare. Mi sono incuriosita e ho cominciato io stessa a giocare, a prendere lezioni e a svolgere l’esame per accedere al campo. Il risultato è stato che adesso sono più fissata io di Christian.

Un amore che però non è scoccato subito.
Hai ragione. Le prime volte non vedevo l’ora di andarmene via. Ma poi ho conosciuto il mio maestro, Marco, che mi ha convinta. Sosteneva che fossi portata. Il circolo a cui sono iscritta è a venti minuti da casa. L’ambiente è favoloso e la gente è alla mano. Quando possiamo siamo sempre là.
“Il golf è uno sport per ricchi”. Sfatiamo questa leggenda?
Sfatiamola. E’ uno sport per tutte le tasche. Chiunque può praticarlo tranquillamente. Purtroppo vedo poche donne. Viene ritenuto ancora uno sport maschile. Bisognerebbe realizzare qualche trasmissione televisiva per promuoverlo meglio.
La tv non ti ha più cercata?
Anni fa ci furono diverse chiamate per prendere parte a dei reality. La prima giunse nel 2006. Mi proposero ‘L’Isola’, ma ero in dolce attesa. Risposi di no, ahimé, perché l’avrei fatta volentieri. Amo il mare, mi piace pescare. E’ un’esperienza che non capita tutti i giorni. Al ‘Gf’, al contrario, non mi ci vedrei. Io, che sono una super attiva, non riuscirei a restare chiusa in casa per tutti quei mesi. Ad ogni modo, non sgomito. Se ci fosse l’occasione per rientrare la valuterei. Ma non deve arrivare per forza.