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Ema Stokholma: “Prima di Angelo Madonia vedevo l’amore come una debolezza, ora ho imparato a fidarmi”

Ema Stokholma si è raccontata sulle pagine di Confidenze. L’amore con Angelo Madonia, l’amicizia con Andrea Delogu e il suo unico pentimento: “Odio i miei tatuaggi”.
A cura di Daniela Seclì
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Ema Stokholma si è raccontata sul settimanale Confidenze. La deejay e conduttrice ha ripercorso alcuni dei momenti salienti della sua vita: dall'amore con Angelo Madonia all'amicizia con Andrea Delogu. La trentanovenne ha confidato che c'è un'unica cosa di cui si pente:

I tatuaggi. Ho iniziato da ragazza, quando erano di moda, mi facevano sentire speciale. Ma era sbagliatissimo. Ora li odio e ho iniziato a cancellarli. Vorrei eliminarli tutti. Ecco perché dico a tutti: ricordate che crescendo i gusti cambiano.

La relazione con Angelo Madonia

Ema Stokholma ha conosciuto il suo fidanzato, Angelo Madonia, a Ballando con le stelle. Era il suo maestro di ballo. La deejay ha raccontato che quando ha chiesto a Milly Carlucci di prenderla come concorrente, non immaginava che avrebbe trovato anche l'amore:

Milly è stata il nostro Cupido perché è lei che ha formato le coppie. Di Angelo mi è piaciuto subito il modo di comportarsi. Io ho sempre difficoltà con il contatto fisico, ma con lui ero tranquilla. Sapevo di non essergli indifferente, perciò una sera l'ho invitato a cena e gli ho detto che se voleva una storia con me, doveva pensarci bene, perché poteva essere solo una cosa seria. E così mi sono ritrovata, dopo un po', a prendere casa con lui. Adesso a volte balliamo sulla terrazza. Io sono timida e fatico a parlare di queste cose. Quando Angelo ha detto in un'intervista che vorrebbe sposarmi, mi ha fatto piacere, ma dobbiamo parlarne tra noi. Prima di conoscerlo vedevo l'amore come una debolezza, ora sto imparando a fidarmi.

L'amicizia con Andrea Delogu dura da 14 anni

Ema Stokholma ha conosciuto Andrea Delogu nel 2009. Da allora, è nata una grande amicizia: "Andrea mi ha spinta ad andare in analisi e a scrivere la mia storia. Anni dopo, ho fatto entrambe le cose. Vincere il Premio Bancarella con il libro autobiografico Per il mio bene è stata un'emozione pazzesca". Ema e Andrea sono un punto di riferimento, l'uno per l'altra:

Andrea è più di un'amica, è un impegno quotidiano. Di solito, alla quarta telefonata del giorno le chiedo: "Cosa devi dirmi ancora?". Ma nelle nostre vite succede sempre qualcosa. E se non ci sono novità, parliamo di cavolate perché è un modo per stare vicine.

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