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Claudia Letizia: “Ricevo foto intime ogni giorno e ho subito molestie nello spettacolo. Al Gf ero in mezzo agli idioti”

L’artista e performer a Fanpage.it demolisce il genere macho: “Colleziono le foto intime che mi mandano in privato, poi li denuncio. Potrei fare una mostra fotografica con nome e cognome sotto”. Da un po’ di anni è top creator su OnlyFans: “Pagano anche solo per parlare. Proposte indecenti? Per 100mila euro ci penserei”.
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"Colleziono le foto dei peni che mi mandano in privato. Poi li denuncio". Claudia Letizia è probabilmente una delle persone più libere nel mondo dello spettacolo e dimostra tutta la sua libertà in questa lunga intervista per Fanpage.it. La teoria dei "tre neuroni maschili", le molestie subite nell'ambiente, la sua piattaforma OnlyFans, che le ha fruttato la presenta in Top 10 mondiale: Claudia è una, nessuna, centomila.

Il Grande Fratello, ma solo per un mese, perché Claudia Letizia è diventata regina del burlesque e imprenditrice di successo senza l'aiuto della Casa più spiata d'Italia: "Ho fatto un'edizione piena di idioti, dicevo agli autori me ne voglio andare, che ci faccio qua?". Riguardo alle immagini intime che riceve costantemente sui social: "Ci sono questi uomini tutti ‘Rocco Siffredi' che ti scrivono le misure. Io dico sempre: ‘La misura la prendi da dietro la schiena?'. Tutti 30 cm. Potrei fare una mostra fotografica con le foto che ricevo, sotto ci metto nome e cognome".

Le avances subite nel mondo dello spettacolo: "C'è gente che mi ha stalkerizzato per un anno. La cosa più assurda di queste persone è il sentirsi impuniti, il fare finta di niente". Le conseguenze professionali sono state pesanti: "Non accettando anche semplicissimi inviti a cena, ho provocato la cancellazione totale dalla loro sfera lavorativa". E su chi non crede alle denunce "ritardate": "Trovatevi voi in quella situazione e capite perché quella non lo dice e si mette vergogna. Si mette vergogna perché ci sono stronzi che mettono in dubbio".

Claudia Letizia in una recente apparizione a Dritto e Rovescio.
Claudia Letizia in una recente apparizione a Dritto e Rovescio.

Che momento è della tua carriera?

È un momento buono. Ho scritto il libro "Il meglio deve ancora venire", una raccolta di 15 racconti erotici realmente accaduti che mi sono stati raccontati dai protagonisti durante la trasmissione che facevo a Radio Kiss Kiss, "Facciamolo adesso", e anche nella mia vita quotidiana. Le persone si aprono sempre molto con me perché non si sentono mai giudicate.

In che modo? 

Se tu mi dici "Ieri ho fatto un'orgia", io non l'avrei fatta, ma non è quello il punto. Ti ascolto, anzi, voglio sapere quali sono le motivazioni che ti hanno portato a fare quella cosa. Ci sono anche racconti che mi sono stati fatti su OnlyFans, dove sono creator da 3 anni. Il mio OnlyFans si sviluppa molto nella chat, perché le persone si sentono di raccontarmi cose che probabilmente non racconterebbero ad altre persone – compagni, mogli, fidanzate o anche amiche.

Queste persone che ti scrivono su OnlyFans pagano per sfogarsi con te?

Si parte da un abbonamento che ha un costo di circa 20 dollari. Come primo approccio dedico il mio tempo, e quello è fondamentale.

Non hai nessuna agenzia che ti cura il profilo?

Assolutamente no. So bene che ci sono molte agenzie che curano i fan, ma io non lo farei mai. È sui social che non rispondo a nessuno. La gente è maleducata, quindi se tu ci tieni a parlare con me, vieni su OnlyFans. Questo seleziona le persone. Dalle migliaia che gratuitamente ti rompono le palle sui social, su OnlyFans se una persona paga è perché ti vuole veramente raccontare qualcosa.

È una selezione naturale.

Esatto, come mettere il pagamento all'ingresso di un locale. Ci sono pochissime persone che pagano pure solo per romperti le palle, ma quelle vengono bloccate automaticamente.

Ti è capitato di incontrare qualcuno di persona?

No, non esiste proprio. C'è troppa follia in giro, avrei paura. Non neanche per un caffè.

Proposte economiche indecenti te ne saranno arrivate.

Sì, ma quelle arrivano all'ordine del giorno.

Qual è stata la proposta più alta che hai rifiutato?

Ma è una proposta da pezzenti, più che da indecenti.

Tipo?

"Offrirei qualunque cifra per incontrarti", mi scrivono e allora io sono curiosa e chiedo qual è la cifra. Voglio sapere secondo loro a quanto cederei. Ti ritrovi massimo 3.000 euro.

E allora dopo quanto ci penseresti? 

La proposta indecente per me può essere 100.000 euro. Lì dico: "Fammi ragionare", ma su 3.000 non ci ragiono proprio.

Non hai mai fatto porno?

Mi reputo una persona intelligente, mi dò i miei limiti. Sono un'artista e non un pornostar. Non si può fare questo tipo di attività dall'oggi al domani. Ho una carriera che continuo a cavalcare, non mi vado a chiudere delle porte. Già viviamo in un paese sessista: se fai burlesque, c'è il produttore cinematografico che non ti considera.

Claudia Letizia su Instagram
Claudia Letizia su Instagram

Ti è stato detto che facevi televisione trash.

Vero. Quando ero frequentatrice dei salotti di Barbara D'Urso, mi è stato detto che facevo televisione trash e quindi c'erano produzioni cinematografiche che non mi prendevano in considerazione perché facevo il trash sedendomi a Canale 5. Quando ti vogliono rompere le palle, te le rompono. Una cosa te la devo dire, però.

Prego.

Che vanno avanti quelle che fanno – a me piace dire così – i pomp*ni a collo alto. Si mettono il maglioncino, sembrano suore di clausura, e poi fanno quello che fanno. Io invece sono sposata da 25 anni con la stessa persona. Penso che le puoi contare su una mano le persone sposate nell'ambiente dello spettacolo.

Ecco, una contraddizione geniale: come si fa a bilanciare due cose così opposte? 

Mio marito è una persona estremamente intelligente. Un altro uomo avrebbe sofferto già il fatto che io faccio burlesque, figuriamoci poi arrivare a OnlyFans. Invece è stato lui a spingermi quando è nato "Lady Burlesque" (programma tv Sky del 2011, ndr). Disse: "Hanno creato il programma per te". Mi conosce, conosce la mia natura, la voglia anche di esibizionismo, però nei limiti dell'eleganza.

E tuo figlio come ha reagito?

Mio figlio era piccolino, è stato educato al fatto che quella è una forma d'arte e che non c'è niente di male nel fare burlesque. Lo faccio sempre solo ad alto livello: la pizzeria non la faccio, la sagra del paese non la faccio.

Che mamma sei?

Una mamma chioccia. Mio figlio ha 23 anni, ancora so' là. Se ha la febbre, figurati. Per me ogni tempo fuori casa è stato sempre ponderato, preso col contagocce. Quando ho fatto il Grande Fratello ho sofferto tantissimo, sono stata un mese fuori casa.

Al Gf sei stata eliminata praticamente subito.

Perché per me non valeva la pena. Stavo in un contesto sfortunato, circondata da idioti. Andavo nel confessionale e dicevo agli autori: "Ma secondo te devo sta qua dentro, in mezzo a ‘sti scemi quando tengo mio figlio a casa?". Mi sono comportata in modo tale da essere eliminata, perché non avevo interesse a stare lì dentro.

Claudia Letizia al Grande Fratello 12 (2011)
Claudia Letizia al Grande Fratello 12 (2011)

Se vai su Wikipedia e cerchi Grande Fratello 12, di quel cast solo tre hanno una voce. Una è Ilenia Pastorelli, l'altra è Cristina Del Basso. La terza sei tu. 

Considerando che sono uscita dopo un mese, non si può dire che sono diventata famosa grazie al Grande Fratello, ma per quello che ho costruito dopo.

Ma com'è stato uscire dalla casa?

Quando siamo usciti dalla casa, eravamo tutti della Luca Casadei Management, che oggi produce podcast. Il paradosso era che io ero l'unica a fare le serate, perché in quel periodo di crisi economica, chi aveva il locale cercava artisti in grado di fare anche spettacolo. Ero l'unica che aveva la capacità di offrire uno spettacolo nuovo: il burlesque.

Gli altri?

Manco col binocolo facevano serate. Neanche il giorno di Capodanno. Io lavoravo tutte le sere. Poi, essendo già attrice prima di entrare, subito dopo ho fatto il film con Giovanni Veronesi "L'ultima ruota del carro", poi la fiction di Stefano Accorsi "1992".

Hai detto che gli uomini hanno solo "tre neuroni funzionanti"…

Era una battuta. Sarebbe assolutamente sciocco pensarlo per tutti gli uomini, non è una regola. Altrimenti non avrei di fianco un uomo che è mio marito da 25 anni – se pensassi che ha tre neuroni in testa non me lo terrei. E soprattutto non lo penso di mio figlio, di cui sono molto orgogliosa perché è molto diverso dagli altri. Però, ci sono uomini maleducati. Anche i ragazzini, oggi, lo sono. Dicono sconcezze e porcherie.

Hai subito catcalling da ragazzi giovani?

È successo. Tu mi puoi pure dire "Come sei bona", se me lo dici carinamente io rido, perché fa piacere avere il complimento. Ricordo qualche anno fa, un ragazzino che portava la spesa, avrà avuto 18 anni, fu dolcissimo. Mi passa dietro: "Signora, sei bellissima". Mi ha fatto sorridere, perché ha preso coraggio ed è stato dolce.

E invece quelli maleducati?

Ci sono quelli che quando sono andata a vivere in una zona mi mandavano messaggi su Instagram: "Ti vedo passare, ti farei questo e questo". Allora li blocchi e li denunci. Poi ci sono questi uomini tutti "Rocco Siffredi" che ti scrivono le misure. Io dico sempre: "La misura la prendi da dietro la schiena?". Tutti 30 cm.

A te viene da ridere.

Ecco perché dico che certi uomini hanno tre neuroni. Perché tu uomo pensi che a me donna possa interessare la misura del tuo pene? O la foto? Non capisci che invece la donna, soprattutto sessualmente, va presa di testa. È tutto un fatto cerebrale. La donna gode sessualmente se la prendi di testa.

Ecco, questa è un'altra cosa terribile, quella di mandare foto in DM. 

Ne ho tantissime, anche stamattina ne ho ricevute altre. Le colleziono, poi li denuncio.

Potresti fare una mostra fotografica.

Nome e cognome scritto sotto. Sì, sarebbe un'idea.

Nel podcast hai raccontato di una molestia subita a 17 anni.

Ho raccontato che la prima molestia di cui abbia memoria l'ho ricevuta a 17 anni, da un'istruttore di scuola guida. In realtà non è neanche vero, perché mi sono poi ricordata che la prima molestia è stata con il prete in chiesa.

Cosa successe?

Avevo 9-10 anni. Dovevo fare la comunione. Cambiammo chiesa perché la nostra stava facendo lavori. Questo prete ti faceva inginocchiare in mezzo alle gambe sue per confessarti, con la testa chinata praticamente altezza cazzo. Io non mi volli confessare, tornai a casa e dissi: "Mamma, questo ha fatto così". Non sapevo perché, però mi sembrava strano. Mia mamma disse "Hai fatto bene" e mi portò a confessare in un'altra chiesa. Ne ho avuta anche un'altra a sedici anni. Avevo il primo fidanzatino, ci davamo il bacetto sulla guancia. Andavo in chiesa a confessarmi e questo prete mi diceva: "Raccontami cosa fai col tuo fidanzato". Voleva sapere le dinamiche perché evidentemente da solo si masturbava su questi pensieri.

Per questo oggi sei atea.

Completamente. Con quello che succede in giro, se vai sugli ospedali pediatrici e poi vedi quello che sta succedendo a Gaza, non puoi credere in Dio. Quando vedo i video dei bambini su Instagram piango tutte le volte. Sono una mamma: perché questa creatura deve vivere questa tragedia? Perché è nato nel posto sbagliato?

Cosa ne pensi dell'attivismo degli ulimi giorni?

Lo sciopero di lunedì è una bella cosa, ma andava fatto due anni fa. Due anni fa andava sensibilizzata la situazione. Il governo italiano non fa nulla: noi diamo le armi per avallare una guerra dove muoiono persone. Non esiste che nel 2025 vengano ancora uccise persone. Dovremmo porre fino a questo genocidio.

Hai mai considerato la politica?

Quando ero maggiorenne, a San Giorgio a Cremano, il sindaco e altri mi chiesero di aiutarli nel loro partito. Mi facevo sentire molto, non sono mai stata quieta, ho sempre fatto valere i miei pensieri.

Perché non hai mai fatto il passo?

Non mi sono mai schierata politicamente in maniera estrema perché non puoi fare più televisione. Devi fare una scelta. Quando firmi un contratto Rai, ti chiedono se sei coinvolto politicamente perché non puoi partecipare come ospite, a meno che non sia un programma politico.

A quale area ti senti vicina?

Non sono di sinistra, non sono di estrema destra, sono del centro. Ogni volta che devo votare è una tragedia.

Ma se dovessi votare oggi, cosa voteresti?

Tra l'attuale Renzi e il vecchio Berlusconi, per intenderci.

Sul tuo rapporto col tempo che passa, in relazione a quello che fai…

Mi sento una persona abbastanza intelligente e consapevole. Proprio per questo andai a bussare alle porte di Radio Kiss Kiss per intraprendere un altro tipo di carriera. Il burlesque va bene finché lo posso fare, premesso che oggi ho un fisico eccezionale, lavoro anche sui contenuti, sul lessico. Non sono una sprovveduta. Lavoro anche troppo. A "Dritto e Rovescio" gli autori mi dissero: "Parla in maniera semplice perché magari non tutti comprendono il tuo lessico". Ero partita con "oggettivazione sessuale del corpo della donna". Considera che ho un diploma di ragioneria, non ho fatto studi alti. La mia scuola è stata la vita e il lavoro.

Hai mai subito molestie nel mondo dello spettacolo?

Preferisco non raccontare nel dettaglio, ma ci sono stati registi e personalità importanti. Personalità con fascicoli d'indagine impressionanti per quanto fossero alti, questo lo so per certo. Sono stata stalkerizzata, ma la cosa più assurda sai qual è? Una cosa comune a tanti così?

Quale?

Il sentirsi impuniti. Il fare finta di niente, al punto da mettere in dubbio te stessa, quello che hai visto, quello che hai capito. Ti dici: "Forse ho frainteso io?". E invece non è così.

Oggi reagiresti diversamente.

Oggi sono diventata aggressiva, anche con l'operaio che viene a casa e si comporta male. Dico: "Vai a fare in culo, esci da casa mia". Sono carica di una rabbia dovuta a tutte queste piccole cose. Quando la gente dice "Lo racconta solo adesso" quando una viene violentata e lo dice dopo 3 anni, dico sempre: trovatevi voi in quella situazione e capite perché quella non lo dice e si mette vergogna. Si mette vergogna perché ci sono stronzi che mettono in dubbio.

Ti sono capitate altre situazioni?

Mi sono capitate situazioni nelle quali ho preferito non bere neanche un bicchiere d'acqua. Pensavo: "Se questi mi drogano e mi violentano, dopo a me chi mi crede?". Capisci cosa puoi arrivare a pensare? Ci sono stati registi e attori famosi che mi dicevano: "Ho visto il tuo profilo, ho pensato che facevi l'escort". Per due foto in bikini. Il clima è sempre stato questo, rendiamocene conto.

Senti che questa consapevolezza ti è costata qualcosa nel lavoro?

Molte volte è successo che non ho lavorato perché persone di potere mi hanno fatto delle avance. Io non accettando quelle avance – anche semplicissimi inviti a cena – ho provocato la mancata consideraziojne e la cancellazione totale dalla sua sfera d'interesse, e quindi anche dalla sua sfera lavorativa.

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