Anna Madaro: “Le mie foto su un sito per adulti a mia insaputa, sanno dove vivo e che ho un giardino dietro casa”

Foto e video di donne non consenzienti messe alla mercé degli utenti, senza alcuna tutela verso chi è ritratto in quelle immagini: è questo quello che accade su un forum per adulti facilmente accessibile online da chiunque dichiari di essere maggiorenne con un semplice click. Lo scorso 22 agosto, l'attrice dei Nirkiop Anna Madaro ha scoperto di essere finita in questo vortice oscuro di commenti espliciti, molto spesso provenienti da utenti registrati con generalità false. Tra questi, i più tenui sono apprezzamenti beceri come "porca" o "tettona", ma c'è anche chi chiede se non abbia "una cam in casa da provare ad hackerare”. Per questo motivo ha deciso di sporgere denuncia alla Questura di Taranto e di parlare sui social di quanto accaduto, accogliendo il supporto di altre artiste che già da tempo avevano scoperto di essere vittime dello stesso circuito malato, come Nicole Rossi o l'ex di X Factor, Martina Attili. Insieme ai loro, sul forum vengono condivisi anche contenuti di migliaia di donne comuni. L'allarme a Fanpage: "Siamo tutte in pericolo, il forum deve chiudere".
Il 22 agosto hai scoperto che la tua immagine viene usata a tua insaputa su un forum per adulti. Chi è stato ad avvisarti?
Una ragazza che mi segue, mi ha inviato un messaggio su Instagram dicendomi che su un sito per adulti circolano mie foto a mia insaputa. All'inizio pensavo si trattasse di un virus, ma poi ho capito che era un profilo reale e le ho chiesto di mandarmi il link diretto a quei contenuti. Quando l'ho aperto, ho scoperto che su quel sito esisteva una pagina dedicata a me, è stato inquietante.

Di che tipo di sito si tratta?
È un forum su cui ci può iscrivere in forma anonima e aprire dei topic, spesso espliciti dal punto di vista sessuale. È attivo da anni, mi sono informata e all'inizio era stato aperto per condividere contenuti erotici di se stessi o altre persone consenzienti. Da tempo, però, vengono pubblicate foto e video di migliaia di donne a loro insaputa e i commenti sono inquietanti, perché non c'è alcun tipo di controllo.

Cosa succede sulla pagina dedicata a te?
Ci sono alcune mie immagini prese dai social e hanno anche scoperto come scaricare le stories dal mio account Instagram. Ogni volta che pubblico qualcosa, c'è chi chiede: "Oggi la tettona ha pubblicato una story, riuscite ad andare a scaricarla?". Qualcuno lo fa e la posta scrivendo la qualunque, facendo zoom sulle mie parti intime, sul seno, sui fianchi. Hanno pubblicato screenshot in cui sono con la bocca aperta e gli occhi chiusi, in cui sono piegata. Tutto viene commentato in modo esplicito.
Non c'è alcun controllo verso questi commenti?
No, è questo il punto. Io sono consapevole di avere delle forme importanti, a me non urta il commento in sé finché viene fatto nel privato o in modo goliardico a un tavolo al bar. Ma diventa un problema quando si sessualizza pubblicamente una persona che non ha chiesto di essere sessualizzata. Io ho solo condiviso le mie foto su Instagram, non ho dato il permesso di metterle su un forum erotico per scriverci sotto quello che la gente mi farebbe. È disgustoso.
A turbarti, però, non sono stati solo i commenti hot.
No. C'è addirittura chi scrive: "Sapete dove abita?", oppure, "Non ha una cam in casa che possiamo hackerare?". Di Martina Attili, ex concorrente di X Factor, hanno addirittura postato l'indirizzo di casa, mi sono spaventata e ho sporto denuncia alla Questura di Taranto.

Poi hai scelto di parlarne anche sui social. Perché?
Perché denunciare non basta. Martina Attili aveva già denunciato anni fa, ma le era stato detto che il materiale fornito non era abbastanza, eppure al tempo era ancora minorenne. Lo stesso è successo anche all'attrice Nicole Rossi. Di me hanno scoperto che abito in una località marittima e che vivo da sola, sanno che ho un giardino dietro casa, mi sono sentita in pericolo. Ne ho parlato pubblicamente perché c'è bisogno di fare qualcosa di concreto, la questione non riguarda solo me o altre influencer, ma anche tante donne comuni.
Stai dicendo che, potenzialmente, potrebbe essere successo a chiunque?
Sì, alcune si sono ritrovate le loro foto prese da Instagram, altre addirittura modificate con l’intelligenza artificiale, spogliate e postate con il loro volto. È una cosa gravissima. In realtà, sono proprio le donne comuni ad aver avuto la peggio: immagini esplicite, foto scattate per strada. Quel sito è un vero schedario.
In che senso?
C’era una sezione chiamata "porno città" che raccoglieva foto, nomi, cognomi, perfino indirizzi, divisi per città. È stata chiusa solo grazie al clamore del mio post e alle tantissime testimonianze che sono uscite dopo. Chiunque potrebbe essere finito su quel sito, è inquietante. Non sai se mentre cammini qualcuno può averti fotografato, magari solo perché ti sei chinata a raccogliere il telefono. Non sai se qualcuno può averti seguito, perché potrebbero aver già scritto dove trovarti. Io, oggi, non mi sento più libera neanche di mettermi un bikini in spiaggia, perché potrei finire lì dentro. È un incubo.
Qualcuno ha contestato la tua scelta di pubblicare il nome del forum, come rispondi?
Il mio intento non è mai stato quello di pubblicizzarlo. C'è anche chi mi ha accusato di voler cavalcare l'onda del caso del gruppo Facebook "Mia moglie", ma io penso che non ci sia un momento giusto per denunciare queste cose. Credo che quel caso abbia aperto un vaso di Pandora. Ci sono anche pagine su Reddit che fanno lo stesso e questo forum ha anche un canale OnlyFans a pagamento e un gruppo Telegram. Siamo tutti in pericolo, ma se se ne parla, magari qualcosa si muove.
Il forum è ancora attivo in questo momento?
Sì, è ancora attivo, anche se ora hanno introdotto restrizioni per accedere, come un bot che chiede continuamente se sei umano. Stanno anche chiudendo molte sezioni e tanti utenti chiedono di essere cancellati perché sono spaventati, si sentono in colpa. Ho scoperto che per far rimuovere i propri post bisogna pagare, il sito ti propone un preventivo per la cancellazione.
Il tuo caso rende necessaria una riflessione su come possano essere usate le immagini postate dagli altri sui social. Sei d'accordo?
Esatto. Il fatto che io pubblichi una foto su Instagram non autorizza nessuno a prenderla, zoomarla, modificarla, metterla altrove. C’è il diritto all’immagine: anche se pubblico, la mia immagine resta mia.
Hai detto che alcune testate hanno travisato le tue parole. In che modo?
Qualcuno ha scritto che ce l’ho con gli uomini. Non è vero, non l’ho mai detto. La prima cosa che ho spiegato nel mio post è che non voglio una guerra di genere, questo deve essere un tema su cui uomini e donne lottano insieme. Il problema non sono gli uomini, ma le persone che fanno queste cose. Chi si sente chiamato in causa, è parte del problema.
A cosa speri porti il tuo appello?
Questa storia, come spesso succede, rischia di finire nel dimenticatoio tra un po' di tempo, superata da altre notizie. Quel sito esiste da anni, ma non è mai stato regolamentato o chiuso, ma dobbiamo continuare a fare rumore perché almeno si chiudano le sezioni più esplicite. Bisogna far cancellare i commenti alle immagini non consensuali e, soprattutto, basta coinvolgere i minori. Non si può più tollerare.