Angela Megastore: “Nata in una famiglia povera, in Cina ero una sarta. Mio figlio pensa all’italiana, spende tutto”

Da star di TikTok a protagonista di un docu-reality. Negli ultimi due anni, Angela Lin non si è fermata nemmeno un secondo e ha continuato a farsi conoscere e amare sui social. I suoi video, ormai riconoscibili per la frase "Bella, bella fisica", hanno superato le 80milioni di visualizzazioni. Titolare del celebre Megastore nella zona Ostiense di Roma, Angela Megastar– questo è il titolo del suo programma in onda venerdì 20 giugno su Real Time- ha raccontato a Fanpage.it la sua storia: dall'infanzia in una famiglia povera in Cina, dove ha imparato a lavorare come sarta, all'arrivo in Italia e al rapporto con il figlio Alessandro. "Lui ha una mentalità italiana. Se guadagna mille euro, spende subito tutto", dice.
Da TikTok a un programma su Real Time: come ti spieghi questo successo?
È stato mio figlio a fare tutto perché io non parlo bene l'italiano, mentre lui è nato e cresciuto qui. Abbiamo iniziato a pubblicare i primi video su TikTok per fare un po' di pubblicità al nostro negozio, ma io non ne ero tanto convinta. Era marzo 2023 e in soli tre mesi abbiamo notato che i followers erano cresciuti tantissimo. Non riesco a spiegarmi questo successo.
Quando e come ti sei accorta che la tua frase ‘bella fisica’ era diventata virale sui social?
Quella frase è nata in maniera naturale, fa parte del mio modo di parlare. Ho visto una ragazza indossare un nostro vestito e ho detto: "Che bella, bella fisica". Non so come mai sia diventato virale, forse perché non parlo tanto bene l'italiano.
Hai fatto dei provini per trovare la nuova "bella fisica". Che caratteristiche cercavi?
Volevamo una ragazza che facesse da modella, mettesse i nostri vestiti e registrasse con me. Per i provini abbiamo lasciato che fosse il pubblico a prendere la decisione finale, si sono presentate centinaia di candidate.
Il tuo programma si chiama Angela Megastar: ti senti un po' una star?
Un po' sì. Quando cammino per strade le persone mi riconoscono e si fermano. Ogni giorno fan da tutta Italia vengono in negozio a chiedermi foto e video di saluto per amici e parenti. Questa cosa li rende felici e fa felice anche me. Una volta è successo che un bambino, appena uscito dall'ospedale, venisse solo per incontrarmi. I genitori gli avevano promesso che appena sarebbe guarito lo avrebbero portato a fare una foto con Angela.
Dici di avere tutto nel tuo negozio, ma ti è mai capitato di non riuscire ad accontentare la richiesta di un cliente?
Se capita che un cliente venga in negozio e chieda una cosa che non abbiamo, allora mi impegno per cercarla e ordinarla, così da accontentarlo.

Di cosa ti occupavi in Cina?
Vengo da un paese piccolo e molto povero della Cina che si chiama Qi Tian. Tutta la mia famiglia si occupava di sartoria e anche io ho studiato come sarta. A 7 anni andavo a scuola e quando tornavo, oltre a fare i compiti, imparavo a cucire vestiti. Ero una bambina molto laboriosa a cui piaceva fare tante cose. Già a 15 anni sono diventata una brava sarta e gestivo il piccolo negozio dei miei genitori.
Perché hai scelto di venire in Italia?
All'epoca avevi due scelte, o lavorare per lo Stato o andare a vivere in una grande città per vivere meglio, in Cina o in Europa. In Italia c'erano già i miei cugini, gestivano un laboratorio che produceva borse, così ho deciso di raggiungerli. Prima di trasferirmi qui non avevo idea di cosa fosse un taxi o un autobus.
Senti mai la mancanza della Cina?
All'inizio mi mancava tanto, piangevo tutte le sere, ero molto giovane. Non capivo la lingua e non avevo amici. Poi piano piano ho imparato l'italiano da sola, di giorno lavoravo e la sera studiavo.
Oggi il negozio ti permette di vivere tranquilla da un punto di vista economico?
Sì, ora sì, però è molto faticoso e richiede tanto impegno.

Che differenze hai notato tra la mentalità italiana e quella cinese, soprattutto sul lavoro?
Io sono in negozio sette giorni su sette e non riposo mai. Quando lavoro sono contenta, non posso stare senza. La nostra mentalità comporta che magari si guadagnano mille euro e se ne mettono da parte la metà per il futuro, perché può essere che un domani non ci siano più soldi.
Tuo figlio Alessandro potrebbe prendere il tuo posto in negozio?
Spero di sì, anche se ha una mentalità più italiana della mia.
Cioè?
Lui spende tutti i soldi che guadagna, non pensa a metterli da parte per il futuro.
Uno dei tuoi pensieri fissi è trovare per lui una moglie cinese. Che caratteristiche deve avere, secondo te, la donna ideale?
Deve essere simile a me, soprattutto nella mentalità.
E se invece fosse italiana?
Deve essere lui a decidere.
Alessandro nel programma racconta di essere fidanzato da anni di nascosto con una ragazza di origine peruviana. Come hai reagito alla notizia?
L'ho scoperto quando stavamo registrando la puntata per il programma. Mio figlio è arrivato con lei e me l'ha presentata: "Mamma, questa è la mia fidanzata". Mi sono un po' arrabbiata perché non mi aveva detto niente e ha scelto di farlo davanti alle telecamere.