Vas, il fenomeno social diventato un film con Eduardo Scarpetta: il racconto del dolore degli hikikomori

Ci sono certe tematiche, delicate, difficili, dolorose che meritano di essere raccontate, non solo per far conoscere a chi non ne ha contezza di cosa si sta parlando, ma anche per provare a leggere, con uno sguardo diverso, un mondo a cui il più delle volte non si può avere accesso. È quello che ha voluto fare Gianmaria Fiorillo, giovane regista napoletano, attraverso il film VAS, in cui racconta il fenomeno -sempre più frequente anche in Italia- degli hikikomori. Protagonista del lungometraggio è Eduardo Scarpetta, che affianca Demetra Bellina Gabriel Lynk. Il film, distribuito da Piano B Distribuzioni, arriverà in sala prossimamente, anche se non è ancora stata diffusa una data precisa.
Vas, il film che racconta il dolore degli hikikomori
Il film è arrivato, in realtà, dopo una prima fase di divulgazione sui social, attraverso post, video, in cui si è cercato di dar voce ad una comunità che chiede di essere ascoltata, nonostante il silenzio, il timore nell'affrontare una tematica così delicata come quella dell'isolamento volontario. Il titolo del progetto e anche del film deriva dalla Visual Analogue Scale, ovvero lo strumento attraverso il quale i medici chiedono ai pazienti di classificare il proprio dolore, che parte da "nessun dolore" a "dolore insopportabile". Se in ambito medico la scala ha un effettivo riscontro sul corpo, in questo caso il dolore è quello che deriva dal contatto con il mondo esterno e di conseguenza dal relazionarsi con l'altro.
Gianmaria Fiorillo, regista del film, ha deciso di affrontare il fenomeno dell'hikikomori non solo servendosi delle testimonianze di chi quel dolore lo ha vissuto, ma introducendo nel suo lungometraggio un ulteriore livello d'analisi, quello legato al sentimento amoroso. Al centro della storia, infatti, ci sono Camilla Sangez (Demetra Bellina), 25 anni, divorata dall'agorafobia, per cui relegate nel suo appartamento, in cui vive nutrendosi delle chat con l'amico Adriano e scrive, attraverso la Cam and Sex, un racconto erotico-sentimentale pubblicandolo su applicazione che, però, le garantisce di avere una platea immaginaria a cui rivolgersi e che le regala anche un briciolo di sollievo e proiezione verso il mondo fuori.
A rompere l'idillio, pur senza volerlo, è il messaggio di Matteo (Eduardo Scarpetta), un ragazzo che ha lo stesso nome del protagonista dei suoi racconti erotici. Da quel momento si intrecciano realtà e finzione, in maniera vertiginosa, e tra loro c'è uno scambio continuo su ciò che sentono, il dolore che provano, chiedendosi in continuazione se riusciranno mai ad uscire dalle loro stanze, diventate ormai delle prigioni.
Il progetto VAS partito dai social
In Italia il fenomeno degli hikikomori è ancora poco conosciuto, sebbene i casi di isolamento volontario siano sempre più frequenti. È per questa ragione che il progetto VAS è apparso prima sui social, dove ha creato una community per far conoscere una realtà che esiste e di cui, però, nessuno parla con attenzione. Le piattaforme sociale sono diventate un luogo di ritrovo per migliaia di persone che vivono quei sentimenti di angoscia, paura, oppressione e che nello scambio con chi soffre quanto loro e comprende quel disagio hanno trovato conforto e sostento. Esiste anche una Community Whatsapp, alla quale hanno aderito più di 1500 membri che, finalmente, hanno trovato un posto in cui poter parlare e sentirsi considerati. Il film, quindi, si propone come atto finale di un'iniziativa volta a portare ascolto dove l'ascolto non c'è, forse per stigma o timore stesso di scoprire quanto può far male sentirsi bloccati, quante ingerenze il mondo fuori può provocare al nostro mondo interiore.