A Gaza proiettano tra le macerie The voice of Hind Rajab: “Per il cinema, per le donne, per la vita”

Tra le macerie di Gaza è stato allestito un cinema. Sedie di plastica attorno a un tendone, un tappeto rosso bloccato al suolo con dei sassi che segna la strada da percorrere per arrivare in prima fila ad assistere al film The voice of Hind Rajab. A raccontarlo è proprio la regista Kaouther Ben Hania, sul suo profilo Instagram ha pubblicato uno scatto che ritrae un'immagine che racchiude un anelito di speranza. L'arte, il cinema, può raccontare e può essere la voce di chi non ne ha o, come nel caso della piccola Hind Rajab, non ce l'ha più perché gli è stata strappata via troppo presto.
Nel post, la regista tunisina premiata con il Leone d'Argento alla Mostra del Cinema di Venezia dove il film è stato presentato, ha scritto "Un tappeto rosso a Gaza, tra le macerie, per il cinema, per le donne, per la vita. Ieri, il film “The Voice of Hind Rajab” ha inaugurato la prima edizione del Gaza International Festival for Women’s Cinema". Si tratta del primo Festival cinematografico dedicato alle donne all'interno della Striscia e non poteva esserci altro film, se non quello che ha atterrito l'intera platea del Lido di Venezia, per aprire un rassegna che dia spazio al racconto di un dolore atroce che non trova spiegazioni, non trova pace, ma continua a crescere insieme alla devastazione di una terra che aspetta solo di essere salvata, una volta per tutte.
Il film è il racconto, terribile e crudo, di ciò che accade a Gaza da ormai due anni, in cui ininterrottamente gli abitanti della Striscia hanno provato a scappare dalla morte, il più delle volte senza riuscirci, vedendo distrutte le loro famiglie, le loro case, depredati brutalmente del loro diritto alla vita. The Voice of Hind Rajab ha fatto il giro del mondo, conquistando premi, riconoscimenti e proiettato ovunque ci sia bisogno, ovunque è necessario raccontare, perché dinanzi all'orrore di quanto è accaduto, nessuno possa dire che non sia successo.