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Festival di Sanremo 2023

Salmo ospite a Sanremo 2023 dopo le critiche al Festival: “Se hai talento nel canto non ci andare”

Salmo è stato uno dei protagonisti musicali e non del 2022 in Italia, e sarà il traghettatore del palco galleggiante per il Festival di Sanremo 2023.
A cura di Vincenzo Nasto
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E alla fine, il Festival di Sanremo ha convinto Salmo, non il contrario. L'artista sardo ha vissuto uno dei momenti più polarizzanti nella sua immagine pubblica nel 2022. Lo scorso 18 dicembre, durante la diretta del TG1, Amadeus ha annunciato che Salmo sarà il traghettatore del palco galleggiante sulla costa della città sanremese: "Vi confermo che ci sarà un palco galleggiante a pochi metri dalla costa, dove ci saranno delle feste bellissime, alle quali ci collegheremo. La Costa Smeralda sarà il nostro palco galleggiante, ma la notizia che voglio darvi e che martedì 7 febbraio e sabato 11, quindi in apertura e chiusura del Festival ci sarà Salmo. Con lui ci collegheremo, seguirà le nostre fantastiche feste sul mare". Salmo condurrà le operazioni che vedranno protagonisti anche Fedez, Takagi & Ketra e Guè: forse una delle situazioni più surreali che gli amanti del rap italiano avrebbero potuto prospettare all'inizio dello scorso anno.

Salmo 2022, foto di Arianna Carrotta e Roberto Graziano
Salmo 2022, foto di Arianna Carrotta e Roberto Graziano

Ma Salmo nel 2022 non è stato uno dei protagonisti dell'urban italiano solo per le dinamiche social, ma anche per ciò che ha rappresentato il suo disco "Flop", uscito negli ultimi mesi del 2021. L'album, oltre a contenere l'ennesima evoluzione artistica del cantante, ha permesso allo stesso Salmo di esibirsi allo stadio San Siro gremito. Uno spettacolo dal vivo che ha incoronato il rapper come uno dei migliori artisti live del panorama italiano, attraversando oltre 10 anni di musica prodotta: da "The Island Chainsaw Massacre", progetto d'esordio dell'artista, alla gag con Fedez sul palco per la loro pace. Ma di questo ne discuteremo dopo.

Tra le nuove avventure, anche fuori dal palco e dallo studio di registrazione di Salmo, non possiamo che mettere la serie tv, prodotta in collaborazione con Sky "Blocco 181". Oltre a essere uno dei protagonisti della serie nel ruolo del cattivissimo Snake, Salmo ha anche curato la colonna sonora. Una prova che nella recitazione non ha acceso gli animi, ma che ha dato una nuova dimensione al cantante, al centro del processo creativo, come lo è stato per il video di "Aldo Ritmo". Nella produzione infatti, Salmo ha introdotto la tecnologia motion picture e quella 3D per dare una nuova dimensione ai suoi cortometraggi. Innovativo, come lo era stato in passato con l'etichetta Machete e la sua cantera, di cui Shari, lei protagonista nella competizione tra i Big, fa parte.

Ma ciò che ha rappresentato uno degli highlights del 2022 per Salmo, almeno dal punto di vista comunicativo, è il sempre più veloce avvicinamento alla figura di Fedez, dopo anni di scontri, e la pubblicazione di "Viola". Dopo gli scontri per il concerto abusivo di Olbia del 2021, ma anche gli sfottò social negli anni precedenti, quest'anno Salmo e Fedez si sono riavvicinati: prima una foto insieme a cena, poi un post mentre sono in studio. Salmo non è uno degli integralisti del rap italiano, mostrando negli anni, continui passi indietro che permettessero nuove sperimentazioni, social, ma anche musicali. "Viola" non è sicuramente uno degli abiti migliori per la sua sfilata, ma Salmo ha raggiunto ormai un livello di riconoscibilità nello show-biz italiano che gli permette talvolta di scivolare su qualche traccia.

Due però sono gli elementi che il pubblico, soprattutto quello del Festival di Sanremo, ha voluto sottolineare: da una parte la barra in "Russel Crowe", dall'altra il suo rifiuto nel 2020, che ha lasciato degli strascichi tra l'artista sardo e l'organizzazione della kermesse. Ritornando al 2013, nel brano "Russel Crowe", Salmo canta: "Hai notato come tutto è cambiato più o meno, se hai talento nel canto non c'andare a Sanremo". La frase si aggiunge alle tante dichiarazioni lasciate negli anni passati dal cantante, da "In passato ho detto di no a Sanremo, ho sempre avuto la fissa di farcela da solo, senza le radio e la tv" a "Io a Sanremo? Mai. Il mio modo di fare musica non è adatto a quella circostanza": citazioni del passato, che non sembrano invecchiate bene. Nel 2020 invece, incaricato del ruolo di ospite della prima serata, aveva declinato all'ultimo l'invito, affermando: "Io vorrei ringraziare di cuore Amadeus e tutto lo staff di Sanremo, per avermi invitato come “super ospite” della prima serata, perché non sarò presente al Festival di Sanremo. Non me la sento, mi sentirei a disagio". Ma adesso qualcosa è cambiato.

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