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Elio Germano accende i David di Donatello 2025: “Un palestinese ha la stessa dignità di un israeliano”

Elio Germano scuote i David di Donatello 2025 con un discorso sulla parità di dignità. Nel ritirare il premio come miglior attore per “Berlinguer”, l’attore cita il conflitto a Gaza richiamando ai valori costituzionali.
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La cerimonia dei David di Donatello 2025 è stata scossa dalle parole di Elio Germano, premiato come miglior attore protagonista per la sua interpretazione in "Berlinguer, la grande ambizione". L'attore ha trasformato il suo discorso di accettazione in un manifesto politico che non ha risparmiato riferimenti al conflitto mediorientale.

Il discorso di Elio Germano

Elio Germano era una delle personalità più attese, tra i grandi favoriti per il premio. L'attore, politicamente impegnato, ha immediatamente allargato l'orizzonte delle sue parole oltre il semplice riconoscimento personale: "Volevamo raccontare tanto del nostro Paese perché è una storia di tutte le persone che hanno ottenuto conquiste democratiche coi loro corpi e i loro volti". Un tributo al passato che è diventato riflessione sul presente: "Gli dobbiamo tanto perché la democrazia viene dal movimento studentesco, operaio, femminista". Il cuore del suo intervento ha toccato il principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione italiana:

Voglio dedicare il premio a tutte le persone che lottano e continueranno a lottare per la parità di dignità che c'è scritta nella nostra Costituzione. Tutte le persone devono essere degne allo stesso modo. Una persona povera deve essere degna allo stesso modo di una persona ricca di accedere a sanità, istruzione, un nero e un bianco, un italiano e uno straniero.

La frase sulla Palestina

Il momento più discusso è arrivato quando l'attore ha concluso con un riferimento esplicito alla situazione in Medio Oriente: "E permettetemi di dire un palestinese la stessa dignità di un israeliano". Parole che hanno scatenato la reazione viva del teatro, tra grandissimi applausi, una vera e propria ovazione. Non è stato l'unico a essere polemico nella serata dei David, come Pupi Avati che si è rivolto direttamente a Elly Schlein e Giorgia Meloni e come Riccardo Cocciante che ha chiesto di fare qualcosa per il cinema, la musica e la letteratura. 

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