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Orrore in Thailandia: 300 resti umani trovati sul fondo di uno stagno

La polizia ha arrestato un presunto serial killer dopo aver trovato centinaia di ossa umane sul fondo di uno stagno nel giardino della sua abitazione: in manette è finito Apichai Ongwisit, 40 anni,  figlio di una ricchissima famiglia di Bangkok.
A cura di D. F.
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Orrore in Thailandia, dove la polizia ha arrestato un presunto serial killer dopo aver trovato centinaia di ossa umane sul fondo di uno stagno nel giardino della sua abitazione: in manette è finito Apichai Ongwisit, 40 anni,  figlio di una ricchissima famiglia di Bangkok. Stando a quanto emerso nelle indagini l'uomo avrebbe chiuso la sua ragazza, Warinthorn Chaiyachet, 22 anni, in un contenitore di metallo facendola morire soffocata. La donna era intenzionata a lasciarlo, ma a quanto pare l'uomo avrebbe assassinato numerose altre donne disfacendosi dei loro cadaveri nei modi più brutali.

Tutte le vittime infatti sarebbero state gettate in uno stagno pieno di pesci che sorge a poche centinaia di metri dalla casa del killer. La polizia ha effettuato un sopralluogo alcune settimane fa dopo aver ricevuto una "soffiata". I sommozzatori si sono immersi nello specchio d'acqua e si sono trovati davanti a una scena degna di un film horror: il corpo di Warinthorn  Chaiyachet – identificato grazie a un grande tatuaggio di un pesce sulla sua schiena – è stato scoperto legato a un cancello di metallo e appesantito con dei pezzi d'acciaio sul fondo dello stagno. Come se non bastasse i sommozzatori hanno trovato altri 298 resti umani. Gli inquirenti hanno inviato i reperti a un istituto di medicina legale: spetterà agli esperti accertare se si tratti effettivamente di resti umani e, se sì, a chi appartengono.

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