La lettera straziante di un agente al suo cane poliziotto prima della soppressione

Un poliziotto del Massachusetts ha scritto una lettera straziante al suo cane poliziotto poco prima di accompagnarlo al luogo in cui doveva essere soppresso. Dante, questo il nome del cane, è stato il partner dell’agente Christopher Coscia per nove anni e tra loro si è instaurato un rapporto di vera amicizia tanto che il pastore tedesco era ritenuto da Coscia il suo migliore amico. Coscia ha scritto la lettera con Dante ancora in macchina in quello che doveva essere il suo ultimo giorno di vita perché dopo nove anni era difficile accettare che il suo cane dovesse essere soppresso. “Mi siedo qui a scrivere questo necrologio in un parcheggio a due chilometri dalla nostra destinazione finale” ha scritto l’agente nella lettera, aggiungendo “scrivo questa storia con le lacrime agli occhi. Dante è seduto in piedi vicino a me a guardare me mentre scrivo di lui”. Coscia angosciato per quello che sarebbe successo ha iniziato a ricordare i tanti momenti trascorsi insieme al suo fedele partner e amico.
“Ogni mattina appena mi vedeva mi saltava addosso, avvolgeva le sue zampe intorno alla mia vita e si dirigeva verso la porta, pronto per una nuova giornata di lavoro”, con queste parole l’agente ha ricordato Dante nella lettera pubblicata su facebook e che in poco tempo è stata condivisa migliaia di volte. L’agente Coscia nella lettera spiega inoltre che il tutto è iniziato una mattina quando Dante all’improvviso si era accasciato a terra. Dopo alcuni esami è stato scoperto che il cane poliziotto era affetto da ipertensione polmonare e a causa della perdita di flusso di sangue era soggetto a crisi epilettiche. “Mentre scrivo sono assalito da tanti ricordi, pensieri e da tanta angoscia” con queste parole infine Coscia ha espresso tutto il suo disagio e la sua tristezza per quello che stava avvenendo.