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La gioia di Jade, partorisce dopo essersi sottoposta a chemio durante la gravidanza

“È terribile quando qualcuno ti dice che l’unica via d’uscita dalla situazione è quella di fare una cosa che potrebbe mettere in pericolo il tuo bambino” ha ricordato la donna statunitense Jade Devis che si è sottoposta chemioterapia per un cancro al seno e ha messo al mondo il suo piccolo senza conseguenze.
A cura di Antonio Palma
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"Si dice che quando sei incinta dovresti sentirti raggiante io invece ho avuto un terribile senso di colpa. Mi sono sentita male per essere stata male", così Jade Devis ha descritto il lungo calvario della sua gravidanza portata avanti nonostante un cancro al seno diagnosticato proprio mentre portava il piccolo in grembo.  La donna statunitense infatti si è dovuta sottoporre alla chemioterapia con il pensiero fisso che questo avrebbe potuto avere conseguenze sul feto ma alla fine fortunatamente ha messo al mondo il piccolo che è nato perfettamente sano. "È terribile quando qualcuno ti dice che l'unica via d'uscita dalla situazione è quella di fare una cosa che potrebbe mettere in pericolo il tuo bambino" ha ricordato la donna ai media locale dopo l'avvenuto parto. Jade è stata seguita dal personale Cancer Center dell'Università di Loma Linda, nello stato della California, che ha programmato per lei sedute di chemioterapia durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza.

Dopo una breve pausa dalle cure per dare alla luce l bimbo, la donna è tornata subito a sottoporsi alle terapie necessarie per combattere il cancro. "Ha ricevuto tre cicli di chemioterapia durante il secondo e il terzo trimestre della sua gravidanza", ha spiegato la dottoressa  Nagaraj di Devis, aggiungendo: "Abbiamo fatto un'intera settimana di pausa in modo che potesse partorire in sicurezza la piccola Bradley e ora sta completando il resto della sua chemio". Secondo la dottoressa, nonostante alcuni medici suggeriscono l'interruzione della gravidanza per le donne con diagnosi di cancro, l'interruzione non ha mostrato un miglioramento del tasso di sopravvivenza dei malati. Allo stesso modo secondo il medico non c'è bisogno di aspettare fino al parto per avviare la terapia antitumorale. Nel caso di Devis, Nagaraj ha affermato che il suo team ha dovuto apportate alcune modifiche alla terapia standard fino alla nascita di Bradley che è avvenuta senza alcun problema. "Ci sono dei rischi, ma ci sono anche molti benefici" secondo la dottoressa, come mostra il caso di Devis che completerà la chemioterapia a novembre per prendersi cura del piccolo appena nato.

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