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Figlio infuriato chiama la polizia: “Papà mi ha bruciato tutte le piante di marijuana”

È accaduto in Australia, il giovane ha rischiato l’arresto perché la coltivazione di cannabis è illegale ma all’arrivo degli agenti le prove erano andate in fumo.
A cura di A. P.
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"Pronto polizia, venite immediatamente a casa, mio padre mi ha bruciato tulle le  mie piante di marijuana", è più o meno questo il tono di una incredibile telefonata arrivata nei giorni scorsi alla centrale di polizia di Darwin in Australia. All'altro capo del telefono vi era un ragazzo infuriato perché il padre per punizione gli aveva letteralmente mandato in fumo la sua coltivazione illegale di cannabis. In un primo momento gli agenti credevano ad uno scherzo ma sono rimasti ancora più sorpresi quando invece l'uomo ha raccontato tutti i particolari della vicenda fornendo anche l'indirizzo di casa.

La polizia a questo punto si è recata immediatamente sul posto per capire l'accaduto, ma all'arrivo degli agenti ormai delle piante non era rimasto più nulla. "Il ragazzo sembrava credere che la distruzione delle piente fosse di gran lunga più grave del possesso e della coltivazione di marijuana e per questo si era rivolto a noi", hanno spiegato gli agenti ai media locali. Nella regione infatti la coltivazione di cannabis è vietata. Alla fine comunque gli agenti non hanno potuto fare nulla perché le prove erano state distrutte. "Non lo abbiamo potuto arrestare, il padre aveva dato fuoco proprio a tutti i vasi" hanno spiegato le forze dell'ordine.

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