Anna muore soffocata a 22 anni in vacanza, confessa il fidanzato: “Gioco erotico finito male”
Ci sarebbe un gioco erotico finito male, un'esperienza sessuale estrema, dietro la morte di Anna Florence Reed, 22 anni e con passaporto inglese, trovata morta all'alba di ieri, mercoledì 10 aprile, nella vasca da bagno della sua stanza nell'albergo "Hôtel Palma au lac" di viale Verbano a Muralto, in Svizzera, dove era andata per trascorrere qualche giorno di vacanza insieme al fidanzato. Proprio il ragazzo, un 29enne di origine tedesca ma residente nel vicino Canton Ticino, avrebbe raccontato alla polizia la dinamica della tragedia, prima di essere fermato con l'accusa di omicidio preterintenzionale. Attualmente si trova nel carcere giudiziario della "Farera" a Lugano, nel quartiere Cadro. La vittima, come hanno confermato fonti di polizia vicine alla stampa internazionale, è morta per soffocamento causato "da carenza prolungata nell’afflusso di ossigeno ai polmoni e da questi ai primari organi sensibili".
Nel corso dell’esame post mortem sul cadavere della 22enne sarebbero state individuate anche varie microlesioni e tagli riconducibili al danneggiamento dell'integrità di uno o più ossa. Il che potrebbe confermare la versione dei fatti fornita dal fidanzato. Ma gli inquirenti sono ancora al lavoro per ricostruire le ultime ore di vita di Anna e fondamentale saranno i risultati dell'autopsia, che verrà eseguita nei prossimi giorni. Anche perché le dichiarazioni del compagno della ragazzo devono essere ancora verificate. Non è esclusa, infatti, l'ipotesi del litigio: alcuni ospiti dell'hotel a quattro stelle, dove soggiornava la coppia da qualche giorno, avrebbero riferito di urla e rumori provenienti dalla stanza occupata dai due durante la notte, forse a causa di un diverbio, che si sarebbe interrotto solo dopo l'intervento del portiere dell'albergo. Poi la tragica scoperta: inutile si è rivelato l'intervento dei soccorsi. Per questo sarà fondamentale conoscere l'esatta ora del decesso.