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Siria: dopo Obama anche l’Italia riconosce l’opposizione contro Assad

Anche per l’Italia la coalizione dell’opposizione è “l’unico legittimo rappresentante del popolo siriano”, un riconoscimento arrivato a poche ore di distanza dall’annuncio degli Stati Uniti. Intanto, l’ultima denuncia del New York Times: Assad usa missili Scud contro i ribelli.
A cura di Susanna Picone
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Anche per l’Italia la coalizione dell’opposizione siriana è “l’unico legittimo rappresentante del popolo siriano”, un riconoscimento arrivato a poche ore di distanza dall’annuncio degli Stati Uniti. Intanto, l’ultima denuncia del New York Times: Assad usa missili Scud contro i ribelli.

I ribelli della Coalizione nazionale in Siria vengono riconosciuti ufficialmente anche dall’Italia. Qualche ora dopo l’annuncio del presidente americano Barack Obama, il quale in televisione ha parlato di una opposizione a Bashar al Assad “ora sufficientemente inclusiva e rappresentativa del popolo siriano”, arrivano altre conferme dalla quarta riunione degli Amici del popolo siriano che ha avuto luogo a Marrakech. Il sì dell’Italia è arrivato per tramite del ministero degli Esteri da Maurizio Massari, l’inviato speciale di Giulio Terzi per il Mediterraneo e Medio Oriente. Una decisione, quella dell’Italia, condivisa non solo dall’America ma anche dalla Francia, il Regno Unito, la Turchia e i Paesi del Golfo. Tutti questi Stati, infatti, riconoscono ora l’opposizione siriana. Come aveva in precedenza sottolineato Obama si tratta di un riconoscimento che comporta delle responsabilità, che la Coalizione deve essere certa di rappresentare tutte le parti della popolazione e di impegnarsi a una vera transizione. Il ministro degli Esteri britannico William Hague, a Marrakech, ha detto che Assad non può farcela, che è arrivato il momento per il regime di mettere fine a tutto questo.

“Missili Scud contro i ribelli” – Intanto, il conflitto in Siria assume toni ogni giorno più drammatici. Il bilancio delle vittime è pesantissimo e, da quanto ha rivelato il New York Times, nelle ultime fasi di questa guerra le forze del dittatore Assad hanno lanciato missili Scud di fabbricazione russa contro i ribelli. Il New York Times ha citato fonti anonime dell’amministrazione Obama che affermano che sei missili sono stati lanciati dall’aerea della Capitale Damasco e verso aree controllate dall’Esercito libero siriano nel nord del Paese. Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Victoria Nuland, non ha precisato il modello dei missili tuttavia ha anche denunciato il ricorso di Assad a un altro tipo di “arma mostruosa, una specie di bomba a barile che è una bomba incendiaria che contiene materiale infiammabile”. Non è chiaro se e quante vittime abbiano già causato questi missili e armi.

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