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Si impicca con un paio di corde per saltare: il dramma di Daisy, morta accidentalmente a 6 anni

È stato risolto il giallo sulla morte di Daisy Dymyd, 6 anni di Tuxford: dopo mesi di analisi e inchieste, il suo decesso è stato definito dagli inquirenti “un incidente”: la piccola si sarebbe impiccata accidentalmente mentre giocava con un paio di corde per saltare.
A cura di I. A.
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Daisy Dymyd, 6 anni.
Daisy Dymyd, 6 anni.

La morte di Daisy Dymyd, 6 anni di Tuxford, vicino a Newark, in Gran Bretagna, è rimasta avvolta dal mistero per mesi. I genitori avevano trovato il suo corpicino senza vita nella sua cameretta lo scorso febbraio, e da allora era partita un'inchiesta per far luce sull'intera vicenda. Finalmente, nella giornata di ieri, venerdì 20 luglio, nel corso del processo sul decesso della piccola, si è arrivati a conoscere la verità sulla sua improvvisa scomparsa: Daisy si è impiccata accidentalmente con un paio di corde per saltare con le quali stava giocando, mentre i suoi genitori si trovavano al piano inferiore della casa.

La mamma Charlotte si era insospettita dopo che non riusciva più a sentire alcun suono proveniente dalla camera di Daisy, come ha confermato nel corso dell'udienza. Dopo averla trovata priva di sensi, ha provato ad aiutarla facendole delle compressioni sul petto, mentre era al telefono e cercava di mettere in pratica i consigli del 118. Trasferita in elicottero in ospedale, per la piccola non c'era più nulla da fare. Secondo il medico legale, Elizabeth Didcock, e gli inquirenti che hanno condotto l'indagine, la bambina sarebbe stata in grado di creare dei piccoli nodi con la corda con la quale stava giocando. "Non si è resa conta di quanto fosse pericoloso quello che stava facendo", ha dichiarato in tribunale, sottolineando come questo fosse uno dei passatempi preferiti di Daisy.

"Non vi è assolutamente il coinvolgimento di parti terze in questa triste vicenda", ha concluso la dottoressa Didcock. "Nessuno avrebbe mai potuto preoccuparsi in quel momento, perché Daisy stava semplicemente giocando. È successo tutto molto velocemente: forse ha perso conoscenza nel giro di pochi secondi, troppo poco per poter chiedere aiuto. Per cui possiamo concludere che si sia trattato di un incidente".

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