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Servizio militare obbligatorio, ministro Difesa stoppa Salvini: “Non servono tanti soldati”

Dopo le dichiarazioni del ministro dell’Interno sulla possibilità di reintrodurre il servizio militare obbligatorio arrivano le precisazioni dal ministero della Difesa: “Solo un’idea romantica, i nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d’accordo anche Salvini”.
A cura di Redazione
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Ha fatto molto discutere la proposta di Salvini di reintrodurre il servizio militare o civile obbligatorio per tutti gli italiani e italiane, lanciata a margine di un comizio in Puglia. Come vi abbiamo raccontato, si tratta di una vecchia proposta della Lega già presentata in Parlamento sulla quale non sembra esserci grande condivisione da parte delle altre forze presenti in Senato e alla Camera. E in effetti, poche ore dopo la dichiarazione del ministro dell'Interno e vicepresidente del Consiglio, è arrivata anche la precisazione di fonti del ministero della Difesa, che è quello competente in materia.

"Il ministro Trenta si è già espressa sul tema nei giorni scorsi: è una idea romantica ma i nostri militari sono e debbono essere dei professionisti e su questo aspetto è d'accordo anche Salvini", spiegano fonti della Difesa all'ANSA, ricordando che si tratta di una posizione già espressa nelle scorse settimane dal ministro. Nella lettura di Trenta, infatti, si tratta di una idea che, per quanto possa affascinare molti italiani, "non è più al passo con i tempi", nella considerazione che i soldati sono e devono restare dei professionisti. "Non c'è più bisogno di tanti soldati tutti insieme", aveva spiegato Trenta in un appuntamento pubblico, ricordando che "non abbiamo più le truppe che vengono dalle Alpi" e che le esigenze della difesa mutano rapidamente e si evolvono di pari passo con il contesto internazionale. Insomma, si va verso la parola fine all'ennesima boutade salviniana?

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