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Seborga, il borgo ligure che si crede un principato rischia il colpo di Stato

A turbare l’autoproclamato principato in provincia di Imperia l’arrivo di un cittadino francese che pretende di essere il nuovo principe.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante le piccole dimensioni e l'esigua popolazione, la vita nell'autoproclamato principato di Seborga, il borgo ligure che da decenni è protagonista di una "battaglia" per l’indipendenza dall’Italia, sembra essere molto movimentata. Il paesino di circa trecento anime nell’entroterra di Bordighera che da anni pretende l'indipendenza da Roma a causa della mancanza dell’atto di cessione del principato al Regno di Savoia nel 1729, ora infatti si ritrova a fare i conti con una sorta di colpo di stato, seppur non violento. A renderlo noto è lo stesso sito ufficiale del sedicente Principato che chiama a raccolta tutti i sudditi. Al principe in carica, Marcello I, al secolo l’imprenditore Marcello Menegatto, da alcuni giorni infatti si contrappone un cittadino francese: Nicolas Mutte che con il nome di Nicolas I si è autoproclamato principe, sempre attraverso il web. Attorno allo Stato, che stato non è, si è scatenata dunque una vera battaglia a distanza tra il principe regnante e il suo avversario francese.

Marcello I ha già diffidato Mutte e tutti i suoi collaboratori dall’usare simboli e stemmi del Principato e soprattutto imposto di mettere off line il sito internet rivale da cui tutto è partito. A rendere ancora più aspra la contesa è la scoperta che al fianco dei golpisti c'è Marcel Mentil, storico di Seborga da un ventennio e rappresentante Generale del Principato in Francia.  Dopo la sua nomina a cancelliere da parte del nuovo principe, Marcello I, che ha fatto subito rientro da Dubai, gli ha revocato la cittadinanza e i titoli.

A mettere in guardia i sudditi di Seborga è la principessa Nina, consorte di Marcello I, che assicura: "Queste persone non sono come la fantomatica Jasmine di una decina di anni fa, questi fanno sul serio e sono anche ben organizzati. Occorre che reagiate compatti e con decisione e se possibile in fretta". La querelle continua ma a Seborga c’è già chi si chiede se questa nuova pubblicità, che in passato ha attirato molti turisti, non incominci a essere controproducente.

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