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Scioperi, basta con l’effetto sorpresa: una norma per limitare i disagi degli utenti

L’ex ministro Sacconi ha presentato un emendamento alla legge di bilancio volto a neutralizzare il cosiddetto “effetto annuncio” degli scioperi: qualora la norma venisse approvata, i lavoratori del settore saranno obbligati ad annunciare la propria adesione allo sciopero per dar modo all’azienda di riprogrammare le corse, ridurre i disagi scaturiti dalla protesta e permettere agli utenti di usufruire comunque dei mezzi pubblici.
A cura di Charlotte Matteini
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In commissione Bilancio del Senato sono stati presentati migliaia di emendamenti alla legge di bilancio che si appresta a iniziare il percorso per l'approvazione definitiva. Numerose le proposte di modifica avanzate dai parlamentari, ma una in particolare potrebbe interessare molto gli utenti che a cadenza mensile subiscono i disagi provocati dagli scioperi dei mezzi pubblici. Al fine di limitare questi disagi, l'ex ministro Maurizio Sacconi ha proposto un emendamento che, in poche parole, imporrebbe ai singoli lavoratori del settore del trasporto pubblico di comunicare, obbligatoriamente e anticipatamente, l'eventuale adesione allo sciopero, in modo da permettere alle aziende di programmare al meglio le corse e riprogrammare le linee che verrebbero momentaneamente soppresse causa carenza di personale.

L'emendamento, inoltre, permetterebbe anche di rendere pubblici i nuovi reali orari delle corse per favorire i passeggeri e gli utenti. In sostanza questa norma permetterebbe di annullare il cosiddetto "effetto annuncio", che spesso porta i lavoratori a premunirsi di trovare una soluzione alternativa – spesso la macchina privata – per raggiungere il proprio luogo di lavoro per scampare allo sciopero. In molte occasioni, però, i mezzi pubblici, seppur rallentati, vanno lo stesso anche durante le giornate di sciopero, perché magari la bassa adesione alla protesta non ha pregiudicato il corretto funzionamento della linea, ma questo lo si scopre solo la mattina, quando ormai comunque l'utente ha già trovato un'alternativa e le strade delle città sono ingolfate dal picco di traffico privato. L'emendamento Sacconi verrà votato, insieme a tutti gli altri, verso la fine della prossima settimana. Nonostante il governo abbia più volte annunciato l'intenzione di mettere mano alla normativa che regola lo sciopero, non è certo che la proposta Sacconi passi al vaglio della commissione.

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