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Sanzioni Ue a Ungheria: Salvini e Forza Italia stanno con Orban, M5s voterà a favore

L’Europarlamento discute delle sanzioni all’Ungheria: Lega e Forza Italia sostengono il premier Viktor Orban e voteranno contro l’applicazione dell’articolo 7 del Trattato Ue, mentre il MoVimento 5 Stelle annuncia voto favorevole alla risoluzione contro Budapest. Orban replica all’Ue: “Non accetteremo minacce”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il premier ungherese, Viktor Orban, durante il suo intervento al Parlamento europeo
Il premier ungherese, Viktor Orban, durante il suo intervento al Parlamento europeo

Da una parte Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, dall’altra il MoVimento 5 Stelle. La discussione al Parlamento europeo sull’attivazione dell’articolo 7 del Trattato Ue e le conseguenti sanzioni a carico dell’Ungheria fanno riemergere come unitarie le posizioni del centrodestra, allontanando invece le due forze di governo. Ma si tratta di una questione che nulla ha a che vedere con l’esecutivo, come sottolineano entrambe le forze politiche. “Voteremo in difesa di Orban, l’Europarlamento non può fare processi ai popoli e ai governi eletti”, afferma il ministro dell’Interno Matteo Salvini facendo sapere che la Lega voterà contro la richiesta di attivazione dell’articolo 7 per il rischio di violazione dello stato di diritto in Ungheria.

In caso di voto positivo per il paese guidato da Viktor Orban scatterebbero una serie di sanzioni che potrebbero comportare anche la sospensione del diritto di voto dell’Ungheria al Consiglio europeo. Come detto, il M5s voterà a favore: “Orban, alleato di Merkel, Berlusconi e Juncker non è certamente un amico dell’Italia”. Non la pensa così Silvio Berlusconi, alleato – all'interno del Partito popolare europeo – di Orban: Forza Italia voterà contro la risoluzione. Anche Giorgia Meloni è sulla stessa linea del centrodestra italiano: “Sanzionare l’Ungheria perché si rifiuta di essere invasa da immigrati clandestini è semplicemente follia. Siamo al fianco di Viktor Orban e del popolo ungherese”.

La replica di Orban al Parlamento Ue

Lo stesso premier ungherese è intervenuto all’Europarlamento, in vista del voto di domani. “L’Ungheria – ha affermato – sarà condannata perché ha deciso che non sarà patria di immigrazione. Ma noi non accetteremo minacce e ricatti delle forze pro-immigrazione: difenderemo le nostre frontiere, fermeremo l'immigrazione clandestina anche contro di voi, se necessario”. “Solo noi – continua – possiamo decidere con chi vivere e come gestire le nostre frontiere. Abbiamo deciso di difendere l'Ungheria e l'Europa e non accettiamo che le forze pro-migrazione ci ricattino. Ogni nazione ha diritto di decidere come organizzarsi”.

Orban parla anche, durante una conferenza stampa, di Matteo Salvini e del suo rapporto con il vicepresidente del Consiglio italiano: “Io lo appoggio al 100% ma la nostra relazione non ha natura partitica. Il mio rapporto con l'onorevole Salvini ha un carattere non partitico. Noi collaboriamo a livello di governi. Salvini è il ministro dell'Interno in Italia ed è molto deciso nel proteggere le frontiere”.

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