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Salvini lancia la campagna contro i “profughi-vacanzieri” e attacca: “Moltiplicheremo le espulsioni”

In una lettera al Corriere della Sera, il vicepresidente del Consiglio a tutto campo sull’immigrazione: stop a partenze, nuove espulsioni e controlli più stringenti sui titolari di protezione che “tornano” nel loro Paese. Una misura che troverà posto nel prossimo decreto Sicurezza, che dovrebbe arrivare a breve.
A cura di Redazione
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Nella giornata in cui sarà formalizzata la disponibilità di Malta e della Francia ad accogliere 100 dei 450 migranti che ancora stazionano sul peschereccio partito dalla Libia, Matteo Salvini decide di scrivere al Corriere della Sera per rispondere a un editoriale leggermente critico del vicedirettore Antonio Polito. Il ministro dell'Interno torna prima di tutto sulla questione della nave Diciotti, risoltasi solo dopo intervento del Presidente Mattarella, spiegando: "Le violenze a bordo non sono tollerabili. Per questo avevo chiesto l’immediato accertamento delle responsabilità. E ieri sono scattati dei fermi. Avrei preferito delle misure più severe fin da subito? Certo. Ma non dipendevano, come è noto, dal ministro dell’Interno. Di sicuro non siamo più un Paese colabrodo".

In questo contesto Salvini rivendica come un ottimo risultato l'aver convinto Francia e Malta a farsi carico di 100 migranti, ma aggiunge di voler "invertire la rotta rispetto ai disastrosi anni del Pd". Come? In primo luogo spiega di voler far funzionare meglio le Commissioni territoriali (già ci sono 250 funzionari in più, dopo riforma Orlando, cui se ne aggiungeranno altri 170 a fine anno), poi di voler abbassare il costo per singolo migrante da 35 a circa 25 euro, infine di voler adottare criteri più stringenti per la concessione della protezione umanitaria: "È una anomalia italiana. Sulle nostre coste si sono contati 650mila arrivi e ora si registrano oltre 130mila pratiche pendenti: vanno smaltite in fretta".

Sul fronte dei rimpatri e delle espulsioni, poi, spiega di voler aprire nuovi centri e aggiunge:

Forse non se ne parla abbastanza, ma ci sto lavorando dal primo giorno. L’obiettivo a medio termine è aumentare i rimpatri volontari assistiti, tanto che il 16 luglio sarà sottoscritto con la Commissione europea il primo progetto da 6 milioni. A breve ne seguiranno altri tre. Proprio per moltiplicare le espulsioni e bloccare le partenze (e quindi evitare i morti in mare) abbiamo un piano di aiuti. In particolare per la Libia. Nei prossimi mesi intendo incontrare i leader di tutti i Paesi del Nordafrica per avviare (o rinforzare) gli accordi bilaterali. E a Bruxelles abbiamo già sollevato il tema della revisione della missione internazionale Sophia, quella che si occupa della vigilanza del Mediterraneo.

Un ultimo passaggio è relativo a quelli che Salvini definisce "profughi – vacanzieri", ossia i titolari di protezione cui viene concesso di tornare temporaneamente nel loro paese: "Anticipo l’intenzione di presentare un «Decreto Sicurezza» che, tra le altre cose, affronterà il tema dei cosiddetti profughi-vacanzieri. Parliamo degli stranieri che scappano dal loro Paese ma vi tornano per le ferie (eppure gli abbiamo concesso la protezione: è normale?!)".

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