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Romney nei guai, elusione fiscale per la sua società di private equity

La procura di New York accusa la società fondata dal candidato Repubblicano alla Casa Bianca di non aver pagato centinaia di milioni di dollari di tasse per i guadagni di operazioni finanziarie.
A cura di Antonio Palma
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Romney nei guai, elusione fiscale per la sua società di private equity

La battaglia per la corsa alle presidenziali Usa si arricchisce di un nuovo colpo di scena, la società di private equity fondata dal candidato Repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney è infatti nel mirino dei giudici che hanno aperto un'indagine per reati fiscali. Secondo quanto rivelato dal New York Times, il procuratore capo di New York, Eric Schneiderman, avrebbe aperto un'indagine a carico delle più grandi società americane di private equity, compresa la Brain Capital, con l'accusa di non aver pagato centinaia di milioni di dollari di tasse. Per i giudici le società in questione avrebbero abusato di alcune norme fiscali statunitensi facendo passare  alcune operazione di gestione o consulenza, tassate al 35%, per investimenti che invece godono di un regime fiscale molto più basso, intorno al 15%. Un duro colpo per Romney all'indomani dell'incoronazione alla convention dei Repubblicani a Tampa che rischia di fargli perdere molti consensi nell'elettorato medio americano.

Un episodio che inasprisce ancora di più la campagna elettorale Usa –  Nonostante si sia dimesso da tempo, infatti, Romney incassa ancora ingenti somme di denaro dalla sua società come parte degli investimenti effettuati, che in alcuni casi fanno proprio uso di questo sistema fraudolento. Gli avvocati del candidato alle presidenziali Usa smentiscono ogni ipotesi di coinvolgimento e parlano di investimenti del tutto legali. Del resto Romney era già nel mirino da parte dei suoi avversari politici per la sua attività finanziaria, che spesso comprendeva investimenti speculativi, e per i suoi guadagni non del tutto resi pubblici nonostante le pressioni dell'opinione pubblica. I Democratici, con in testa il Presidente Obama, hanno sempre criticato la scarsa trasparenza sugli introiti di Romney e probabilmente sfrutteranno anche questo ennesimo episodio nella campagna elettorale che ormai ha preso il via.

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