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Wissem Abdelatif non doveva stare a Ponte Galeria. Il legale: “La sua morte poteva essere evitata”

Il legale della famiglia di Wissem Ben in Abdelatif, Francesco Romeo, ha reso noto che il il giudice di pace di Siracusa aveva decretato per il rilascio da Ponte Galeria. Quello stesso giorno però, il 26enne si trovava al Grassi di Ostia.
A cura di Natascia Grbic
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Wissem Ben in Abdelatif avrebbe dovuto essere rimesso in libertà. Lo aveva stabilito il 24 novembre 2021 il giudice di pace di Siracusa, che aveva sospeso l'esecutività del decreto di respingimento e del provvedimento di trattenimento presso il Cpr di Ponte Galeria emessi il 13 ottobre dal Questore di Siracusa. Il 24 novembre però, il giovane 26enne era ricoverato in stato di contenzione al Grassi di Ostia. A renderlo noto, il legale della famiglia del 26enne, Francesco Romeo. "Da alcuni atti del procedimento che ho avuto modo di consultare emerge che la morte di Wissem Ben in Abdelatif poteva, comunque, essere impedita – dichiara l'avvocato – Il 24 novembre 2021, mentre il giovane Wissem era ricoverato e legato in stato di contenzione presso l’Ospedale Grassi di Ostia, il Giudice di Pace di Siracusa, su ricorso del legale del giovane tunisino, sospendeva l’esecutività del decreto di respingimento e del provvedimento di trattenimento presso il CPR di Ponte Galeria, provvedimenti emessi dal Questore di Siracusa il 13/10/2021. Wissem non ne ha avuto notizia, è rimasto ricoverato in stato di contenzione prima al Grassi di Ostia e dopo al San Camillo, ma alla data del 24 novembre scorso avrebbe dovuto essere rimesso in libertà. Lo sviluppo delle indagini chiarirà se ci sono eventuali responsabilità, ma la tragica morte del giovane Wissem poteva e doveva essere impedita".

Wissem Ben in Abdelatif è morto il 28 novembre scorso all'ospedale San Camillo di Roma dopo tre giorni di contenzione nel reparto psichiatrico. Sui documenti non è segnato né l'orario di inizio né di fine della contenzione: questo vuol dire che il 26enne potrebbe essere stato legato al letto per ben tre giorni di fila, senza essere mai liberato. Il suo decesso è stato classificato dai medici come ‘naturale': una motivazione fortemente contestata dalla famiglia, dato che il ragazzo non aveva nessun problema fisico. Le circostanze del decesso, quindi, sono ancora tutte da capire. L'autopsia sul corpo di Wissem Ben in Abdelatif è stata però eseguita senza che la famiglia ne fosse informata: un atto gravissimo, secondo l'avvocato Romeo, dato che non è stato loro possibile nominare un proprio medico legale. Proprio per questo motivo, sarà eseguito un ‘supplemento d'indagine autoptica', per provare a chiarire i numerosi dubbi sulla morte del giovane. Sabato 18 dicembre, alle 12, è stato organizzato un presidio all'Esquilino per chiedere ‘verità e giustizia' per Wissem.

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