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Villa Gordiani, casa popolare assegnata a famiglia rom con tre bimbi: militanti di estrema destra non li fanno entrare

Una protesta di residenti sostenuti da militanti di estrema destra ha impedito a una famiglia rom con tre figli di entrare nella casa popolare che gli era stata assegnata.
A cura di Francesco Esposito
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Scene della protesta contro l’assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom cavalcata dall’estrema destra
Scene della protesta contro l’assegnazione di una casa popolare a una famiglia rom cavalcata dall’estrema destra

Una protesta di una ventina di persone ha bloccato l'ingresso in una casa popolare da parte di una famiglia assegnataria di origine rom in viale della Venezia Giulia. È successo ieri 18 novembre tra i quartieri di Villa Gordiani e Collatino a Roma, dove un piccolo corteo ha sfilato fra i lotti di edilizia residenziale sociale per impedire alla famiglia con tre bambini di prendere possesso di una casa assegnata regolarmente dal Comune. La serratura dell'appartamento è stata trovata manomessa e a sostenere la protesta ci sarebbero membri del movimento di estrema destra ‘Roma ai Romani', fondato nel 2017 dal neofascista Giuliano Castellino e collegato al partito ‘Indipendenza' dell'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, ora in carcere.

Una famiglia con tre figli non riesce a entrare nella casa assegnata

"Non vogliono stare alle nostre leggi e alle regole del vivere civile", ha gridato al megafono uno dei leader della protesta. "Case agli italiani" e "Via dai nostri quartieri" gli slogan. Mentre un residente ha aggiunto "Ci teniamo a specificare che questa protesta non è contro la famiglia assegnataria, ma serve più che altro a denunciare una situazione che è giunta al limite della sopportazione". Intanto, sono quelle persone, con tre figli di cui il più grande di 13 anni, a non avere un tetto sopra la testa. Venivano dal campo di via Salviati, a Tor Sapienza e l'11 novembre scorso hanno ricevuto le chiavi da parte del Comune.

Poverini (Pd): "La gente delle case popolari è esasperata"

In questo quadrante della Capitale la prima assegnazione di un alloggio a famiglie rom è avvenuto nel 2020, con tre nuclei, poi nessuna nel 2021 e una nel 2023, ma anche nel centrosinistra c'è chi ha sostenuto la rivolta contro l'ingresso. Come Claudio Poverini, capogruppo del Partito Democratico al Municipio V:  "È disdicevole quello che è successo, ma la gente delle case popolari è esasperata da una somma di problemi, queste situazioni devono essere affrontate con tranquillità. È necessario parlare con la cittadinanza prima di fare questi inserimenti". Intanto l'estrema destra torna ad alimentare l'odio contro una pericolosa invasione di quattro famiglie.

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