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“Vietata festa del papà a scuola infanzia”, la preside: “Equivoco assurdo, no a strumentalizzazioni”

La preside della scuola d’infanzia Ada Negri, al centro delle polemiche sollevate dalla destra che l’accusa di aver vietato la festa del papà: “Si è trattato di un equivoco assurdo”.
A cura di Natascia Grbic
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Immagine di repertorio (Foto dalla pagina Facebook del Comune di Fiumicino)
Immagine di repertorio (Foto dalla pagina Facebook del Comune di Fiumicino)

"Non posso dire molto, ma si è trattato di un equivoco assurdo: noi esprimiamo solo intenti pedagogici e auspichiamo non si faccia nessuna strumentalizzazione politica a riguardo". A parlare, a Fanpage.it, è Maria Cristina Liberi, la preside della scuola d'infanzia comunale Ada Negri, accusata dalla destra di aver ‘impedito' ai bambini di festeggiare la festa del papà.

La polemica è stata sollevata giovedì 21 marzo dal deputato di Fratelli d'Italia Marco Perissa. Il politico ha dichiarato di aver appreso da alcuni genitori che gli alunni della scuola "non hanno potuto consegnare alcun lavoretto, poesia, bigliettino per la festa del papà alle proprie famiglie. La motivazione alla base della decisione, comunicata per le vie brevi dalle maestre alle rappresentanti di classe, sarebbe ‘l'inclusione' di tutte le famiglie".

Immediatamente da tutto il centrodestra si è alzata una levata di scudi. Addirittura la senatrice di Fratelli d'Italia Lavinia Mennuni ha dichiarato che presenterà un disegno di legge a tutela della festa della mamma e del papà, mentre l'assessora della Lega alla Regione Lazio Simona Baldassarre ha parlato di "dittatura della cultura woke che calpesta i diritti dei bambini".

Claudia Pratelli, assessora alla Scuola del Comune di Roma, ha definito la polemica ‘imbarazzante'. "Riguardo la vicenda che sta interessando la scuola dell'infanzia ‘Ada Negri‘ è bene precisare che le linee guida comunali che cancellerebbero la festa del papà cui fanno menzione esponenti della destra semplicemente non esistono, il che dimostra che si tratta ancora una volta di mera speculazione agita dalla destra in modo imbarazzante".

Pratelli ha spiegato che l'istituto non ha vietato la festa del papà, ma stava conducendo un laboratorio educativo sulla famiglia condiviso con il consiglio di scuola. "Naturalmente ogni gruppo educativo e scolastico valuta quali sono gli strumenti e le pratiche educative più adeguate per non creare situazioni poco inclusive nei confronti dei bambini e delle bambine che frequentano il nido o la scuola dell'infanzia: le famiglie sono molto diverse, non c'è bisogno di invocare lo spettro del gender, a volte tristemente una mamma o un papà che non ci sono più. La riflessione su questo va sempre posta in termini di maggiore inclusione e garanzia delle diverse situazioni e sensibilità, non di censura".

"Si è trattato solo di pedagogia, basata sull'importanza dei processi educativi che non si esplicitano sempre in prodotti/lavoretti visibili", conclude la preside della scuola Ada Negri. "E, anzi, vorrei finire con una frase, citando il Piccolo Principe: l'essenziale è invisibile agli occhi".

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