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Vaiolo delle scimmie in Italia ed Europa

Vaiolo delle scimmie e contagi tra omosessuali, perché è falso: la risposta dello Spallanzani

Il direttore generale dello Spallanzani Francesco Vaia ha affermato con forza che non esiste nessuna evidenza scientifica di correlazione tra vaiolo delle scimmie e rapporti omosessuali.
A cura di Natascia Grbic
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"Attenzione agli stigmi. Non c'è nessuna certezza che si tratti di una malattia che colpisce un determinato tipo di popolazione o cittadini. Assolutamente no. Si tratta di un contagio tra contatti stretti, anche attraverso liquidi biologici come la saliva". È molto deciso il direttore generale dell'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani Francesco Vaia: il vaiolo delle scimmie non si può definire né come una malattia sessualmente trasmissibile né come una malattia che colpisce soprattutto le persone omosessuali. "No allo stigma", ripete più di una volta. E lo ripete anche Andrea Antinori, direttore sanitario dello Spallanzani: la trasmissione avviene attraverso contatti stretti. "Lo sono anche i rapporti sessuali, ma non sono gli unici possibili", spiega.

Il riferimento è a quanto dichiarato dall'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie su una maggiore incidenza del vaiolo delle scimmie nella comunità gay. Queste parole sono state riprese anche da Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. In un'intervista rilasciata ad Agenzia Dire, Bassetti ha dichiarato che "è importante sottolineare chela maggioranza dei casi ad oggi riportati sono avvenuti all’interno di comunità chiuse, di cluster, fatte soprattutto da omosessuali che hanno avuto rapporti con altri uomini. È allora probabile che il contagio sia avvenuto durante o in prossimità di rapporti intimi sessuali".

Queste affermazioni hanno spinto gli infettivologi dello Spallanzani a prendere le distanze. Il rischio di allarme è molto alto e i comportamenti discriminatori sono dietro l'angolo. Senza contare che, nel caso la malattia si dovesse trasmettere anche per via sessuale, non sono i rapporti tra persone dello stesso sesso a essere problematici, ma quelli non protetti. E il rischio che passi il messaggio secondo cui una determinata categoria di persone è più a rischio di altre, è pericolosa.

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