Vaia (Spallanzani): “Lavoriamo per dare aule più grandi agli studenti e mezzi di trasporto civili”
Un piano Marshall per scuole e trasporti, aule più ampie e con un sistema di ricircolo dell'aria che eviti di fare tenere aperte le finestre delle classi anche d'inverno. Francesco Vaia, direttore dell'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani, torna a parlare del nodo – ancora non risolto – del ritorno a scuola in sicurezza, con una particolare attenzione sui mezzi pubblici, ‘strumenti di contagio'. Ma avverte: basta terrorizzare le persone, "diamogli forza e coraggio". "È tutto ok? Non è finita, certo, dobbiamo impegnarci ancora, spingere sulle terapie, e ne parleremo già nei prossimi giorni con un nostro studio ma, mi chiedo: perché terrorizzare ancora le persone? Diamogli forza e coraggio e, se proprio non ce la facciamo a non mostrare le nostre ‘preoccupazioni ‘, e la nostra capacità di mettere in campo ‘esercizi e volontà muscolari', attiviamole indirizzandole nel campo giusto".
Da tempo Vaia insiste su due piani: la messa in sicurezza della scuola e dei trasporti: "Ottimo far rivedere il sorriso della compagna o del compagno di banco, è una bella cosa, romantica, poetica ma, forse, sarebbe meglio dare ai nostri studenti ambienti più ampi, più confortevoli, impianti di condizionamento che non costringano a tenere le finestre aperte e mezzi di trasporto più civili e non, come ora, strumenti di contagio". Per quanto riguarda il rientro in classe, per i ragazzi dai sei anni in su è previsto l'obbligo di mascherina, anche se si sta discutendo di eliminarlo nelle aule dove tutti gli studenti sono vaccinati. Per docenti e personale della scuola è obbligatorio il Green Pass, altrimenti i lavoratori non potranno entrare nell'istituto.