Universitari contro gli studentati di lusso agli ex Mercati Generali: “Ci servono stanze accessibili”

Stanze calmierate a 600 euro e stanze non calmierate a 1200 al mese. Questo è quanto previsto secondo i progetti di riqualificazione degli ex Mercati Generali di via Ostiense, a due passi dalla maggior parte delle facoltà dell'Università degli Studi di Roma Tre. Progetti che non piacciono agli e alle studenti che sono intervenuti nel corso dell'Assemblea Capitolina dei giorni scorsi.
"Il diritto allo studio e il diritto alla casa non si possono ridurre ad un albergo di lusso – hanno spiegato a Fanpage.it dall'associazione universitaria dell'ateneo di Roma Sud Ovest, Studenti alla Terza – Ci serve un tetto sopra la testa, non un albergo di lusso", hanno precisato. "Queste cifre non rispondono minimamente ai bisogni reali degli universitari ,ma contribuiscono anzi a consolidare un modello in cui il diritto allo studio viene subordinato alla disponibilità economica", ha aggiunto Maira Parissi, rappresentante degli studenti al Cnsu, Consiglio nazionale degli studenti universitari.
I progetti per gli Ex Mercati Generali ad Ostiense
Secondo il progetto, infatti, si prevede la costruzione di circa 1602 stanze con 2056 posti letto, cucina e living, da organizzare in una superficie di 52242 metri quadrati.
In particolare le tipologie di stanza variano e possono essere Estudios, Ensuite e stanze Twin a canone calmierato e non. Le Estudios, 322 in totale, da progetto sono le più costose. Si tratta di una stanza singola con zona studio, bagno e cucina privati dal costo di 1281 euro al mese a cui seguno le Ensuite, 826 in totale, stanze singole con zona studio e bagno privati dal prezzo di 1159 euro.
La fascia più bassa è rappresentata dalle stanze Twin. Quelle a canone libero sono 182 con 364 posti letto e comprendono la stanza doppia con zona studio e bagno privati al costo di 763 euro a posto letto a cui se ne aggiungono 272 per un totale di 544 posti letto, a canone calmierato, dal costo di 610 euro a posto letto. Un prezzo, però, che non tutti gli e le studenti possono permettersi.
"Pensare di poter definire studentato una struttura in cui la maggior parte delle stanze costa 1200 euro al mese, e considerare calmierate delle doppie a 600 euro a persona, significa ignorare completamente la gravità dell’emergenza abitativa che colpisce gli studenti e le studentesse in questa città – spiega a Fanpage.it Maira Parissi, rappresentante in CNSU – Secondo noi, la direzione da intraprendere è chiara: aumentare il numero di stanze realmente calmierate e abbassare i costi di queste, in modo tale da rendere in parte a misura di studente questo progetto".

Gli incontri con l'amministrazione: "Siamo delusi"
Prima dell'appuntamento in Assemblea Capitolina, universitari e universitarie di Studenti alla Terza si sono già presentati in un incontro con gli assessori. Ed erano stati inizialmente tranquillizzati.
"Ma queste rassicurazioni si devono concretizzare. Lo vogliamo dire chiaramente: noi non vogliamo che ciò possa essere lontanamente avvicinabile all'idea di residenzialità pubblica di cui hanno bisogno gli studenti. Vogliamo stanze accessibili e un tetto sulla testa e non un albergo di lusso", hanno spiegato.
Nei giorni successivi, invece, ricevuti dall'Assemblea Capitolina, quelle promesse sembrano state disattese. "Quando i capigruppo della maggioranza ci hanno ricevuti, abbiamo chiaramente richiesto che le nostre proposte fossero recepite con un emendamento al Piano Economico Finanziario, in modo da renderle vincolanti. Purtroppo, invece, hanno optato per un semplice inserimento delle nostre richieste nell’ordine del giorno – hanno spiegato a Fanpage.it dall'associazione Studenti alla Terza – Un atto che, di fatto, rappresenta poco più di un contentino: non ha valore vincolante per il soggetto privato coinvolto e si traduce esclusivamente in un impegno politico della Giunta, che peraltro non sarà nemmeno più in carica quando i lavori finiranno".
Una scelta che non ha soddisfatto le aspettative degli e delle studenti. "Questa scelta ci lascia molto delusi, specie perché questa maggioranza ci ha sempre incoraggiato sul tema dell’emergenza abitativa, fin da quando eravamo nelle tende a Sapienza per protestare contro il caro-affitti. Per questo ci aspettavamo un impegno politico che si traducesse in atti concreti". Atti concreti che, però, per il momento, sembrano tardare ad arrivare.