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Trucidato dai nazisti, per i giudici è crimine di guerra: ai figli 700mila euro di risarcimento

Riconosciuto il reato del crimine di guerra dei tedeschi per un cittadino che viveva in un piccolo comune sulla linea Gustav: trovato dai tedeschi, è stato ucciso barbaramente davanti a moglie e bambini. “Aspettavamo questo riconoscimento da quasi un secolo”, dicono i figli.
A cura di Beatrice Tominic
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Padre di tre figli, è stato ucciso barbaramente con sette colpi di pistola davanti alla moglie e ai figli dopo un rastrellamento a Cassino nel novembre del 1943. Oggi, oltre 80 anni dopo, per i tre figli è stato disposto un risarcimento di 700mila euro per danni di guerra. A deciderlo, nei giorni scorsi, il Tribunale di Roma che ha accolto il ricorso presentati dagli eredi dell'uomo, che viveva in un piccolo comune sulla linea Gustav, fra la Valle dei Santi e il Cassinate. Per i giudici si è trattato di "crimine di guerra e contro l'umanità" ed ha riconosciuto ai figli un risarcimento dei danni che ha quantificato in circa 700.000 euro. Come scrive l'edizione locale de il Messaggero, si tratta della prima sentenza del genere in Italia.

Cosa è successo

La vicenda risale al novembre del 1943. L'Italia si trovava in piena guerra mondiale. Erano passati circa due mesi dall'armistizio dell'8 settembre. I tedeschi si erano stabiliti nella zona di Cassino: si facevano consegnare da cittadini cibo e bevande. E spesso facevano rastrellamenti. Proprio in una di queste occasioni l'uomo è fuggito in campagna, fra i boschi, per nascondersi. Ha fatto ritorno a casa soltanto nella serata. Ed è stato in quel momento che i soldati tedeschi lo hanno trovato e prelevato dall'abitazione, ucciso con sette colpi di pistola davanti alla moglie e ai figli piccoli.

Il risarcimento

Il risarcimento è stato quantificato dai giudici in 700mila euro circa. Il pagamento arriva dal fondo speciale istituito dal governo Draghi appositamente per i crimini nazisti compiuti sul suolo italiano tra il primo settembre 1943 e l'8 maggio del 1945, continuità agli accordi fra Italia e Germania. Nel fondo, per il 2023, sono stati investiti 20 milioni, mentre dal 2024 al 2026 per ogni anno sono stati stanziati 13.655.467.

La reazione alla sentenza

"Un grande risultato, ottenuto presentando una documentazione precisa. L'uomo fu ucciso in maniera barbara. Ora si apre un filone di richiedenti di danni di guerra. Il mio studio ha già avviato una trentina di cause", ha dichiarato l'avvocato Sergio Messore, anche sindaco del comune di Sant'Ambrogio sul Garigliano. "Una grande soddisfazione che sia stato riconosciuto come crimine di guerra – hanno aggiunto i figli della vittima – Nostra madre è morta senza ricevere giustizia, ma ci ricordava sempre di questo episodio. Aspettavamo questo riconoscimento morale da 80 anni".

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