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Triplice omicidio a Prati (Roma)

Triplice femminicidio a Prati, per la perizia De Pau è imputabile: “Era capace di intendere e volere”

Secondo i periti Giandavide De Pau, accusato di aver ucciso tre donne a Prati nel 2022, avrebbe agito con coscienza e consapevolezza.
A cura di Beatrice Tominic
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Giandavide De Pau era in grado di intendere e di volere. Questo è quanto emerso dalla perizia psichiatrica sull'uomo accusato di aver ucciso tre donne nel quartiere Prati il 17 novembre 2022. Secondo quanto emerso, avrebbe agito con metodo, con una mente lucida e finalizzata a un comportamento criminale. La perizia è stata disposta dalla terza Corte d’ Assise, Antonella Capri e ribalterebbe quanto sostenuto dalla difesa.

L'uomo, già noto nell'ambiente criminale per essere stato l'autista del boss Michele Senese, è assistito dall'avvocato Alessandro De Federicis.

Cosa dice la perizia su Giandavide De Pau, accusato di aver ucciso tre donne a Prati

Secondo quanto emerso dalla perizia, De Pau avrebbe agito con metodo e lucidità. "Si è allontanato rapidamente dal luogo del delitto in modo organizzato e destrutturato", è quanto emerso. L'uomo dopo aver ucciso le prime due donne, in via Riboty, si è spostato in via Durazzo, dove viveva la terza. Nel corso degli interrogatori ha sempre riportato dei ricordi confusi dell'accaduto: "Ricordo soltanto tanto sangue", ha spiegato fin dal primo. Secondo gli esperti avrebbe agito consapevolmente, secondo la perizia, consapevolmente.

Le immagini dei primi due femminicidi di Prati.
Le immagini dei primi due femminicidi di Prati.

"Ha citofonato, raggiunto la casa della terza vittima e anche contrattato con lei un accordo economico per una prestazione sessuale": tutte azioni che, secondo le analisi, avrebbe svolto con coscienza e lucidità. L'uomo, che in passato è stato ricoverato in psichiatria più di una volta e lamenta di essere sonnambulo, per i periti avrebbe agito con consapevolezza, senza alcun comportamento "automatico o ripetitivo", come spiega il Corriere della Sera.

A confermare questa ipotesi spunterebbe anche il numero di coltellate nell'ultimo femminicidio: "Nell'ultimo delitto ha infierito colpendo con un numero straordinariamente elevato di volte (oltre 50, ndr) il cadavere della donna che oramai evidentemente non prestava resistenza", conclude poi l'avvocata di parte civile Angela Speranza Russo. La discussione si riaprirà il prossimo 10 ottobre a Rebibbia.

I tre femminicidi a Prati: cosa è successo

Come anticipato i fatti risalgono al 2022, il 17 novembre. Le prime a perdere la vita, ritrovate una all'ingresso dell'appartamento e l'altra al suo interno, sono state due sex worker di origine cinese, in un palazzo di Prati. Dopo di loro il killer si è diretto verso l'abitazione in cui si trovava la terza donna uccisa, anche lei di professione sex worker. Si chiamava Marta Castano ed era di origine colombiana.

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