Tor Bella Monaca, crivella di colpi un’auto provando a uccidere pure una ragazzina: arrestato 27enne

Ha sparato diversi colpi di pistola a una Mercedes con a bordo quattro persone, tra cui una minore di 14 anni. Ha cercato di colpire e uccidere gli occupanti della macchina, crivellando portiere e parabrezza di proiettili: solo per un caso fortuito nessuno è rimasto ferito. L'episodio è avvenuto il 23 ottobre a Tor Bella Monaca: questa mattina gli agenti della Squadra Mobile di Roma hanno arrestato Pietro Longo, classe 1994, ritenuto di essere l'autore del raid che poteva costare la vita a quattro persone. Le accuse per lui sono tentato omicidio in concorso e porto abusivo di armi. Gli agenti sono alla ricerca di un'altra persona che si trovava con lui quel giorno.
Nonostante la giovane età, il ragazzo ha una forte caratura criminale ed è molto conosciuto nella zona: la famiglia Longo, infatti, è nota per essere a capo di una delle più importanti piazze di spaccio di via dell'Archeologia. A gestire il traffico nella zona, per gli agenti che indagano sulle piazze di spaccio di Tor Bella Monaca, il fratello maggiore David Longo, arrestato qualche mese prima sempre dagli agenti della Squadra Mobile. Quest'ultimo è stato arrestato per il tentato omicidio di Giovanni Montereale, e in carcere è stato raggiunto da un'altra ordinanza di custodia cautelare insieme ad altre 50 persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, armi e sequestro di persona a scopo di estorsione. Secondo gli agenti il tentato omicidio si inserisce in un contesto di crescente conflittualità tra i gruppi criminali di zona, alcuni dei quali vogliono affrancare il proprio potere.
Erano le 22.30 quando su viale di Tor Bella Monaca una vettura di grossa cilindrata con a bordo due uomini bloccava sul ciglio destro della carreggiata una Mercedes, contro la quale sono stati sparati diversi colpi d'arma da fuoco. Il conducente dell'auto colpita è riuscito a evitare il peggio perché è subito andato in retromarcia, prendendo anche un palo della luce pur di fuggire e scampare alla morte. Nonostante in quel momento fosse pieno di macchine che passavano, i due aggressori – tra cui secondo gli agenti l'arrestato – hanno cominciato a inseguire a piedi la vettura, continuando a sparare con l'intento di ucciderli. Uno dei proiettili si è conficcato nel sedile posteriore del lato del passeggero, che è riuscito a non essere colpito alla testa perché si è spostato velocemente verso il basso. Dopodiché gli aggressori sono fuggiti, facendo perdere le proprie tracce.