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Terracina, carabinieri arrestano all’alba 4 persone: c’è anche il vicesindaco FdI Marcuzzi

All’alba di oggi nella città di Terracina i carabinieri hanno arrestato diversi esponenti della politica locale: fra questi figura anche il vicesindaco Pierpaolo Marcuzzi di Fratelli d’Italia.
A cura di Beatrice Tominic
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Foto da Facebook
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All'alba della mattina di oggi, 14 gennaio, a Terracina i carabinieri, insieme ai militari della Guardia Costiera della Capitaneria di Porto di Terracina, su disposizione dei Gip di Latina Giuseppe Cario, hanno aperto le operazioni di arresto per diverse persone, alcune delle quali appartenenti al mondo della politica locale. Fra queste figura anche il vicesindaco della città, Pierpaolo Marcuzzi, di Fratelli d'Italia, accusato di falso ideologico, tentata truffa aggravata e turbativa d'asta. Fermato anche un esponente di una famiglia di giostrai rom, Emiliano Suffer, ma non si sa ancora per quante altre sia stata raggiunta l'ordinanza cautelare.

Secondo la Procura della Repubblica di Latina, come si legge su un articolo di Repubblica, la campagna elettorale per la corsa a sindaco della città di Terracina si sarebbe impostata sul meccanismo di scambio fra preferenze e favori. L'attuale vicesindaco, Pierpaolo Marcuzzi, è stato identificato nell'intercettazione di una telefonata avvenuta poco prima del voto in cui veniva rassicurato sui consensi raccolti in cambio di promesse sui condoni edilizi. Nello scorso settembre, inoltre, il vicesindaco Marcuzzi è già stato accusato si rivelazione di segreto d'ufficio nel corso dell'inchiesta sulla lottizzazione abusiva "Pro Infantia": dopo aver rilasciato dichiarazioni alle autorità competenti come persona informata sui fatti, infatti, avrebbe rivelato ad uno degli indagati parlando al telefono informazioni riservate. Per il momento non si sa ancora se l'arresto sia legato a questi eventi o ad altri.

La lettera aperta di Marcuzzi: "Io non ho scheletri nell'armadio"

Appena due giorni fa Pierpaolo Marcuzzi ha pubblicato su Facebook una lettera aperta. "Ad un amministratore locale arrivano imboscate, minacce, insulti, illazioni ed è sempre messo a pubblica gogna da persone in cerca di visibilità, aggiungo che alcune di queste persone a Terracina hanno perso le ultime, le penultime e le terzultime elezioni amministrative e non se ne fanno capaci. Oggi i bocciati dagli elettori cercano di guadagnare la scena denigrando chi li ha sonoramente sconfitti con il voto popolare con esposti su esposti, ed è normale che le Procure aprono indagini su indagini per accertarne la veridicità, ma essere indagati dopo un esposto non significa essere colpevoli di qualche cosa", scrive riferendosi ai suoi avversari politici nel corso delle elezioni di Terracina.

"Io non ho scheletri nell’armadio – continua il vicesindaco Marcuzzi – e dovrò difendermi dall’accusa di rivelazione di segreti di ufficio, ma proprio perché ritengo di non aver fatto nulla di male, affronto ogni giorno il tutto con la massima serenità." Nelle righe del post, inoltre, prova a difendersi dall'accusa ricevuta per l'inchiesta "Pro Infantia": "Non essendo un pubblico ufficiale e non avendo mai visto atti secretati o altro non capisco molto bene la cosa. […] Se un assessore non parla di una questione edilizia/urbanistica con la propria dirigente prima di andare a relazionare in un’audizione regionale con chi lo deve fare?"

Poi, in chiusura, prima di firmarsi come "L'uomo Pierpaolo Marcuzzi", traccia una netta linea di separazione fra il suo lavoro e la sua persona: "Quando uno mi critica per la mia attività politica o sulle mie capacità di governare la città sto zitto e me le prendo, perché è giusto se le cose non vanno che la gente lo faccia presente, ma gli attacchi alla persona non possono più essere tollerati. […] Il 2022 sarà un anno diverso, ripeto: “buoni si, fessi no”."

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