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Termini, dopo McDonald’s chiude Chef Express. “Altri 78 licenziamenti all’orizzonte”

La società Grandi Stazioni che gestisce i locali dentro Termini ha deciso di non rinnovare i contratti di locazione a diverse attività, tra cui Chef Express. Rischiano di rimanere senza lavoro 78 persone. Per questo il 15 ottobre è stato proclamato uno sciopero a piazza dei Cinquecento insieme ai sindacati.
A cura di Alessandro Rosi
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La principale stazione di Roma cambia volto, ma si dimentica dei lavoratori. Il contatto di locazione della Chef Express è scaduto e la società che gestisce gli spazi a Termini, la Grandi Stazioni, non vuole rinnovarlo. Vorrebbe affidare i locali a marchi della moda e non proseguire con la ristorazione. Ma così 78 persone rischiano di rimanere senza lavoro.

La trasformazione della stazione romana è in atto da tempo. Il Mc Donald's sta per chiudere, ma i 90 dipendenti dovrebbero essere riassorbiti in altri punti vendita del marchio americano. Diverso è il caso dei lavoratori di Mr. Panino, Moka Cafè e Rossosapore. Per loro non c'è ancora una soluzione, sanno solo che entro il 30 novembre dovranno liberare i locali dove lavorano.

"Non ci hanno dato spazi e ora non sappiamo che fine faremo"

Per ora i dipendenti della catena Chef Express, che comprende bar ristoranti e fast food, stanno continuando a lavorare, ma non sanno nulla sul loro futuro. "Siamo quasi ottanta qui che rischiamo di essere licenziati", spiega un dipendente alla cassa. "Qui hanno già chiuso una parte", dice indicando un'area del locale dedicata al consumo. E poi prosegue: "Vogliono spostare la ristorazione al piano superiore e lasciare i negozi di abbigliamento al primo piano, ma sopra non ci hanno dato spazi".

Sciopero del 15 ottobre in piazza dei Cinquecento

I sindacati Fisascat Cisl e Ultucs stanno seguendo da vicino la situazione. E sono pronti a protestare alle ore 10 del 15 ottobre a piazza dei Cinquecento, angolo via Enrico De Nicola, “Non resteremo fermi a guardare – scrivono in una nota Cristina Silvestri, della Fisascat-CISL Roma Capitale Rieti, ed Enzo Pascale della UilTucs Roma e Lazio –. Non è tollerabile che per i lavoratori di Roma Termini la prospettiva, al termine del blocco dei licenziamenti, sia l'apertura di una ‘procedura collettiva'. La pandemia Covid 19 ha penalizzato l'intero tessuto economico nazionale, ma il futuro non deve restare incerto per nessuno".

I sindacati chiedono di prorogare i contratti di locazione

Prorogare i contratti di locazione di almeno un anno è la richiesta di lavoratori e sindacati. Con la situazione economica attuale è infatti difficile per molte persone trovare un nuovo lavoro, mettendo così in crisi intere famiglie. "Non è tollerabile che per i lavoratori di Roma Termini la prospettiva, al termine del blocco dei licenziamenti, sia l’apertura di una ‘procedura collettiva'" – proseguono i sindacati –. La pandemia Covid 19 ha penalizzato l’intero tessuto economico nazionale, ma il futuro non deve restare incerto per nessuno".

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