Tassista abusivo violenta una turista a Roma durante la corsa verso l’hotel: condannato a 2 anni

Atterra all'aeroporto di Fiumicino, deve prendere un taxi, ma si fida di un abusivo che si qualifica, mentendo, come autista di Uber. La destinazione è l'hotel Carpegna Palace di via Aurelia. Ma il 59enne al volante dell'automobile la violentata all'interno della vettura. La vittima è una turista straniera. Dopo il processo celebrato con il rito abbreviato, riporta il Messaggero, l'uomo è stato condannato a due anni e otto mesi di reclusione. Il pm ne aveva chiesti quattro.
Stando a quanto si apprende, la vicenda risale al 17 luglio scorso. La turista si fida, come detto, di uno dei tassisti abusivi che cercano di truffare i turisti all'aeroporto di Fiumicino. L'uomo le comunica che per la corsa il prezzo è di 50 euro. Ad un certo punto, però, l'autista comincia a poggiare la sua mano sulle parti intime della donna, costringendola a compiere atti sessuali. Allo stesso tempo, le palpeggia seno e fianchi. Il tutto, si legge nelle nella ricostruzione degli inquirenti, "con l’aggravante di aver approfittato di circostanze di tempo, luogo e di persona, trattandosi di una turista straniera appena atterrata in Italia e salita da sola a bordo di un taxi abusivo".
Una volta a destinazione, il finto tassista ha il coraggio anche di chiederle di pagare. La donna denuncia, fornisce come prove la chat di Whatsapp e il contatto telefonico del tassista. Decisive anche le riprese effettuate dal circuito di sorveglianza dell'hotel e il liquido seminale trovato sulla borsa della turista. L'autista viene rintracciato e arrestato proprio all'aeroporto di Fiumicino. Adesso si trova agli arresti domiciliari, ma è deciso a negare ogni accusa: "Io non sono un delinquente. Faccio questo servizio abusivo, pubblico, porta la gente da 30 anni, dal 1993. Non mi sono mai permesso neanche con un dito di toccare una donna".