Studente chiede a Valditara di abbassare il suo voto della maturità: “Basta competizione, voglio il minimo”

Pietro ha scritto una lunga lettera al ministro dell’Istruzione Valditara chiedendo che il suo voto venga abbassato al minimo, ovvero 60 centesimi. Una protesta che si aggiunge agli studenti che in questi giorni si sono rifiutati di sostenere l’esame orale.
A cura di Simona Berterame
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Se anche tu sei uno o una studente delle scuole superiori e hai intenzione di manifestare il tuo dissenso facendo scena muta all'esame di Stato o chiedendo la riduzione del voto di maturità e vuoi raccontare la tua storia a Fanpage.it, contattaci.

Pietro Marconcini ha sostenuto l'esame orale della maturità il 24 giugno 2025 al liceo scientifico Plinio di Roma ottenendo 83 come voto finale. A quasi un mese di distanza ha scritto una lunga lettera al ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara chiedendo che il suo voto sia ridotto al minimo, ovvero 60 centesimi. "Dopo aver sostenuto l'esame orale ho finalmente recuperato un po' di lucidità – racconta Pietro ai microfoni di Fanpage.it – e sono riuscito ad allontanarmi da quella mentalità in cui mi ero chiuso per mesi. Grazie anche agli studenti e alle studentesse che in questi mesi hanno protestato rifiutandosi di fare l'orale, ho deciso che volevo fare la mia parte ed ho quindi deciso di scrivere al ministro".

La lettera a Valditara

"Mi rattrista pensare che questo sia l'unico modello di scuola possibile, credo e spero che presto arrivi un cambiamento che metta al centro l'ascolto della comunità studentesca. Per tutte le lacrime versate, per tutte le crisi nervose avute, per tutte le prese in giro, le critiche subite a causa di un sistema scolastico alienante e cieco, per tutti i sorrisi che ci sono stati sottratti, Ministro, io le chiedo di ridurre il mio voto attribuito al termine dell’esame di stato a 60/100. Le chiedo questo. perché non riesco a riconoscermi in questo sistema scolastico, basato sulla competizione e che mi ha impartito questa valutazione, perché nessun altro debba subire ciò che ho vissuto io, e quelli prima di me" si legge nel finale della lettera scritta da Pietro e inviata a Valditara.

La protesta

L'iniziativa di Pietro in qualche modo si lega a quella portata avanti da alcun studenti che, in tutta Italia, si sono rifiutati di sostenere l'esame orale della maturità. "Trovo abbastanza assurdo che tre prove vadano a incidere in maniera così rilevante su un voto che dovrebbe rappresentare il percorso di cinque anni. Poi mi sembra assurdo a priori che sia un numero a descrivere davvero il nostro impegno in questi anni".

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