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Sparatoria a Fidene

Strage Fidene, niente perizia psichiatrica per Campiti: “È in grado di intendere e di volere”

Secondo gli psichiatri che hanno incontrato Claudio Campiti si tratta di una persona con sindrome dell’Apocalisse ma che riesce a mantenere una sua lucidità.
A cura di Simona Berterame
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Niente perizia psichiatrica per Claudio Campiti, il killer della strage di Fidene. Lo hanno deciso oggi i giudici della prima Corte d'Assise di Roma, presieduti da Paola Roia, rigettando la richiesta presentata dai legali dell'imputato.

L'11 dicembre 2022, Claudio Campiti entrò all'improvviso nel gazebo dove era in corso la riunione del consorzio "Valleverde" e iniziò a sparare uccidendo quattro donne. L'arma usata per compiere la strage era stata sottratta da Campiti dal poligono di Tiro a Segno Nazionale di Tor Di Quinto, dove l'uomo si allenava ormai da mesi.

Il parere degli psichiatri

La perizia era stata richiesta dopo le audizioni dei consulenti medici dell'accusa e della difesa, ascoltati in aula nel corso della scorsa udienza. Oggi è stato ascoltato un quarto psichiatra, Paolo Badellino, che ha incontrato diverse volte Campiti a Regina Coeli.  "La lucidità non è intaccata" ha spiegato lo specialista in aula convergendo sostanzialmente con le conclusioni portate avanti dai sui tre colleghi nell'udienza precedente.

"Campiti soffre della sindrome dell'Apocalisse, quello stato paranoico tipico di chi pensa di essere sotto assedio e aspetta la guerra. È una persona pericolosa che può organizzarsi per ottenere ciò che vuole. Una persona lucida", hanno dichiarato in aula i medici sempre durante la scorsa udienza.

Anche stavolta Claudio Campiti era presente in Tribunale ed ha voluto prendere la parola per criticare la stampa, affermando di aver visto il suo volto non oscurato in televisione.

"Siamo soddisfatti di questa scelta – ha dichiarato Francesco Innocenti difensore di alcune parti civili – noi ci siamo subito opposti alla richiesta della perizia. Per noi Campiti è un uomo lucido e lo abbiamo detto dal primo momento, ha programmato tutto quello che ha fatto per mesi e nei minimi dettagli".

Le prossime tappe del processo

La sentenza di primo grado dovrebbe arrivare, salvo imprevisti e rinvii, ad inizio 2025. A dicembre sono state calendarizzate altre due udienze, durante le quali sono previste le discussioni finali di pm e parti civili. A inizio 2025 sarà il turno degli avvocati difensori. La lettura della sentenza è prevista quindi tra fine gennaio e i primi di febbraio.

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