Stalker perseguita i vicini per un anno: aggressioni, insulti, minacce e incendi dolosi

Un uomo di trentasette anni è stato condannato a tre anni di reclusione per aver molestato per un anno i suoi vicini di casa, arrivando a veri e propri atti di aggressione fisica e a dare fuoco a un garage. Teatro delle azioni dello stalker condominiale una palazzina di via Arcidiacono, in zona Fonte Meravigliosa, dove l'uomo aveva preso di mira diverse famiglie di vicini. Aveva continuato con le sue azioni nonostante le denunce, la misura della sorveglianza speciale, fino all'arresto e alla detenzione in carcere. La difesa all'ultima udienza prima della sentenza aveva chiesto che fosse rimesso in libertà, rilasciato a piede libero, richiesta respinta dal giudice.
La vicenda è ricostruita oggi sulle pagine del quotidiano Il Messaggero. Tutto inizia nel luglio del 2023, quando prende di mira una coppia di residenti nel suo stesso palazzo. Prima ferma la donna in strada accusandola di aver sposato un falso invalido, tra minacce e insulti. Alcuni giorni dopo incontra il marito, e questa volta se la prende con il figlio. "Ve ne dovete andare. Hai un figlio tossico, non può venire qui, se lo vedo Io ammazzo di botte". Nelle stesse settimane prende di mira un altro vicino e l'escalation di azioni è sempre più repentina: minacce, insulti e infine anche uno schiaffo.
A giugno del 2024 poi un incendio divampa nel garage della palazzina. Le fiamme avvolgono una macchina e un motorino, ma distruggono anche il quadro elettrico e dell'illuminazione, provocando ingenti danni. Le telecamere del circuito di video sorveglianza indicano nel 37enne l'autore dell'incendio, che viene così sottoposto a sorveglianza speciale. Ma non gli basta: aveva deciso che un suo vicino di casa non poteva andare nel bar che frequentava di consueto nel quartiere, così quando questo non obbedisce all'ordine di interdizione, lo aggredisce con un pugno. Da qui l'arresto e infine la condanna a tre anni e quattro mesi.