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Guerra in Ucraina

Soldati ucraini in addestramento a Sabaudia, Conte: “Diplomazia per evitare terza guerra mondiale”

“Senza diplomazia rischiamo la terza guerra mondiale”, queste le parole dell’ex premier Giuseppe Conte dopo aver appreso della presenza di 20 militari ucraini addestrati nella caserma di Sabaudia.
A cura di Beatrice Tominic
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Venti militari ucraini avrebbero cominciato, ad inizio marzo, un addestramento nella caserma di Santa Barbara, nel comune pontino di Sabaudia, dove imparerebbero ad utilizzare il Samp-T, sofisticato sistema antimissile sviluppato nei primi anni del 2000 nell'ambito del programma italo-francese Fsaf (Famiglia di Sistemi Superficie Aria) ancora non sperimentato in Ucraina.

Per la stessa ragione, altri soldati in questo periodo sarebbero ospitati anche in Sardegna. Nessuna risposta ufficiale è ancora arrivata dal governo italiano: il ministero della Difesa non ha confermato né smentito la notizia, riportata da Il Fatto Quotidiano. Fino a quel momento, era stato reso noto soltanto l'invio di quattro istruttori italiani in Germania come stabilito dal programma europeo.

Alcuni volti politici si sono già esposti in merito, come Sinistra Italiana, Forza Italia e il Movimento Cinque Stelle. È proprio Giuseppe Conte a fornire il commento più duro su quanto avvenuto: "Questo addestramento conferma un'escalation militare del conflitto e il ruolo sempre più attivo dell'Italia – ha dichiarato l'ex premier – Le sanzioni alla Russia avrebbero dovuto rendere la vittoria più vicina, invece ci ritroviamo immersi in una guerra senza strategie: occorre una soluzione diplomatica per ottenere la pace, altrimenti rischiamo ritrovarci in una terza guerra mondiale".

L'Alleanza Verdi e Sinistra a Rocca sui militari ucraini in addestramento a Sabaudia

"Non saremmo dovuti arrivare a questo punto – ha dichiarato invece Nicola Fratoianni – Abbiamo fornito tecnologie avanzate, non mi stupisco. Gli aiuti militari sarebbero dovuti servire per trattare la pace in una condizione di equilibrio, ma quando arriva?"

L'Alleanza Verdi Sinistra ha anche contattato direttamente il prefetto di Latina: "Vogliamo chiedere i chiarimenti che potrà darci sulla presenza di militari stranieri sul nostro territorio – hanno dichiarato in una nota il consigliere regionale Claudio Marotta e i parlamentari Filiberto Zaratti e Peppe De Cristofaro, esponenti di AVS del Lazio – Pur comprendendo la delicatezza dell’argomento e la conseguente segretezza di tutto quello che ruota intorno alla Difesa italiana, non possiamo nascondere la grande preoccupazione e soprattutto per la sicurezza dei nostri concittadini che vivono nelle zone limitrofe alla caserma Santa Barbara di Sabaudia e che forse, venuti a conoscenza degli eventi, possano temere per la propria incolumità".

La lettera a cui fanno riferimento, è stata inviata "per conoscenza" anche al neoeletto presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

"L'invio delle armi in Ucraina finora è stato l’unico strumento perseguito dal nostro Governo in questo conflitto: sarebbe utile invece percorrere con maggiore impegno e decisione le vie diplomatiche a livello internazionale per il raggiungimento della pace – hanno aggiunto – Iniziative come queste alimentano la paura che la fine del conflitto sia sempre più lontana e che contemporaneamente si possa scivolare in una guerra mondiale. Siamo certo, infine, che il neo presidente della Regione Lazio mostri la stessa sensibilità sul tema".

La posizione di Forza Italia

"Che non sia in corso un'escalation non lo scopriamo adesso: dovremmo concentrarci sul dialogo – fa eco a Silvio Berlusconi Maurizio Gasparri – Come Forza Italia ci siamo battuti affinché gli aiuti militari restassero difensivi e su questo ci impegneremo ancora". Nessun commento è ancora arrivato, invece, dalla neosegretaria del Partito Democratico, Elly Schlein.

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